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Finanziamenti europei, le associazioni chiedono fondi per la ciclabilità

Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile chiedo l'apertura di un tavolo di lavoro sul tema


Dopo il convegno tenutosi a Francavilla al Mare, dove le associazioni abruzzesi che si occupano di mobilità sostenibile hanno evidenziato gli impegni presi dalla precedente amministrazione regionale, le stesse associazioni scrivono al neo Governatore D'Alfonso, all'assessore al cicloturismo Pepe, al presidente della commissione per i finanziamenti europei, Monticelli, e ai componenti della Giunta Regionale, per chiedere, nuovamente, l'apertura di un tavolo di lavoro sul tema.

Le associazioni ricordano come, a seguito di una nota dell'ottobre 2013 l'allora Consiglio Regionale, con risoluzione del 18 dicembre 2013, avesse impegnato il Presidente della Giunta e la Giunta Regionale “a predisporre l'inserimento, nella programmazione dei fondi europei 2014/2020, anche di risorse per la mobilità ciclistica ed il turismo in bicicletta; a convocare, entro 20 giorni dall'approvazione della presente risoluzione, un tavolo tecnico permanente con il CCiclAT e le altre associazioni ambientaliste e di promozione della ciclabilità”.

"Purtroppo - sottolineano le associazioni - nonostante l'impegno formale, tale tavolo tecnico non è stato mai convocato e, nonostante il 22 luglio p.v. sia il termine ultimo per la presentazione dei Piani Operativi dei fondi strutturali 2014/2020, non si ha notizia dell'inserimento di specifiche linee di finanziamento per mobilità ciclistica e turismo in bicicletta.

Molte sono le opportunità contenute nei fondi strutturali UE, sia nell'Obiettivo 6 (tutelare, promuovere e collegare gli assetti naturali e culturali, anche attraverso percorsi per la mobilità lente, in un'ottica di sviluppo sostenibile), che nell'Obiettivo 7 (promuovere la rotte della mobilità ciclabile in ambito urbano ed extraurbano, perseguendone l’integrazione con il trasporto pubblico su gomma e ferro)".

Occorre che la Regione colga queste opportunità, applicando la L.R. 8/2013; sviluppando corridoi ciclabili in grado di collegare le aree costiere con quelle interne e montane della regione Abruzzo onde favorire l’afflusso dei cicloturisti nell’entroterra e la valorizzazione di attrattori ambientali e culturali; promuovendo la mobilità ciclistica urbana ed extraurbana e il cicloturismo, anche attraverso la previsione e il finanziamento di azioni complementari (intermodalità con il Trasporto Pubblico Locale, cicloparcheggi, strutture ricettive dedicate, infrastrutture di supporto, politiche di sensibilizzazione ed educazione, moderazione del traffico, inserimento di politiche sulla mobilità ciclistica all'interno del settore agricolo, con il Piano di Sviluppo Rurale, turistico, industriale, sociale, sanitario, ecc.); prevedendo, nell’ambito della strategia UE per la macroregione adriatico ionica, forme di cooperazione territoriale tra regioni UE ed extra UE, finalizzate alla promozione del cicloturismo, vista anche la possibilità di intercettare ingenti finanziamenti per la realizzazione di percorsi turistici transfrontalieri.

"Confidiamo nel Governatore e nell'assessore al cicloturismo - concludono le associazioni - affinché si riesca, celermente, a inserire fondi specifici per lo sviluppo dell'utilizzo della bicicletta e per la realizzazione di apposite infrastrutture, in modo da far diventare l'Abruzzo un distretto cicloturistico di eccellenza e un esempio, a livello nazionale ed internazionale, di pianificazione e attuazione di politiche e azioni per la mobilità sostenibile".

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