Chiese aperte: alla scoperta del Purgatorio di Lanciano
Giovedì 11 luglio, alle ore 21, nell'ambito del progetto Chiese apaerte, c'è la visita guidata alla chiesa del Purgatorio di corso Roma, a Lanciano, a cura di Domenico Maria Del Bello, ispettore archivistico onorario per l'Abruzzo. Il progetto di accoglienza turistica è promosso dall’associazione “La Santa Casa” di Lanciano ed è finalizzato ad accogliere i numerosi pellegrini che arrivano in città per visitare il Miracolo eucaristico, formare volontari per l’apertura delle chiese e quest’anno realizzare un sito Internet per conoscere la Città di Lanciano e la sua storia che sarà ospitato su Beweb, il portale dedicato alla cultura della Chiesa Cattolica.
La chiesa
I lavori di costruzione della chiesa, avviati a ridosso del 1716 – data a cui risale la convenzione con il capomastro Falco del Pizzo di Palombaro, autore anche del progetto – si protrassero fino al 1737, allorché fu consacrata. L’interno è suddiviso in due ambienti, separati da un arco di trionfo su cui imposta un’opera a stucco raffigurante Dio Padre tra angeli, e da una balaustra. L’apparato decorativo è riconducibile all’attività, già documentata a Lanciano, dei ticinesi Girolamo Rizza e Carlo Piazzola.
Finanziatori della costruzione furono il sacerdote Domenico Antonio Santelli, cappellano del Monte dei Morti nella cattedrale dell’Annunziata e Domenico Coli, ricco commerciante e banchiere originario di Norcia, il quale nel 1713 per propria devozione fece realizzare da un orafo napoletano l’ostensorio in argento che custodisce le venerate reliquie del Miracolo Eucaristico, vero capolavoro di arte orafa che reca i bolli consolari dell’argentiere Nicola Avitabile.
Sull’altare maggiore è collocata una tela, proveniente dall’antica cattedrale dell’Annunziata, con la Madonna del Purgatorio e i santi Francesco e Antonio da Padova con il committente, e sul medaglione soprastante un San Michele Arcangelo.
Un altare è dedicato a sant’Eligio patrono degli Orefici la cui tela è opera del pittore teatino Donato Teodoro (Chieti, 1699 ? – Chieti, 1779), e un altro ai santi Crispino e Crispiniano patroni della corporazione dei Calzolai e ciabattini, il cui dipinto fu realizzato dal lancianese Francesco Maria Renzetti (Lanciano, 1711 – post 1751).
Tra le altre opere pittoriche presenti spicca, sulla destra, l’Incoronazione della Vergine, attribuita al ferrarese Giuseppe Lamberti (Ferrara intorno al 1700 - 1763).
Altri due dipinti opera del pittore ortonese Pasquale Bellonio (Ortona, 1698 – Ortona 1786) sono conservati presso il Museo Diocesano di Lanciano.
Su un altare laterale sono conservate le venerate reliquie del Sangue di San Pantaleone.
Ospita la Confraternita del Santissimo Rosario.
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