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L'Abruzzo alla Fashion week di Dubai con lo stilista Simone Racioppo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Simone Racioppo, noto stilista abruzzese originario di Miglianico, presenterà la sua nuova collezione haute couture in occasione dell'Arab Fashion Week di Dubai - una delle cinque più importanti settimane della moda accanto a New York, Londra, Milano e Parigi - accompagnato da uno staff quasi esclusivamente abruzzese costituito da più di dieci, validi professionisti accuratamente selezionati dallo stesso Racioppo, con molti dei quali ha condiviso il suo lungo percorso professionale iniziato più di venti anni fa. Se già in passato Racioppo aveva fatto ingresso nel mercato francese e prima ancora cinese, questa volta la meta è ancora più affascinante: gli Emirati Arabi.

L’Arab Fashion Week 2018, che prenderà il via il prossimo 9 maggio, sarà allestita all’interno della storica Queen Elizabeth II, transatlantico convertito in un hotel galleggiante di lusso, e vedrà sfilare giovedì 10 alle 19.30 la collezione 2019 creata da Simone Racioppo per incuriosire ed ammaliare il mercato arabo con una visione incentrata sul concept di “Abito Gioiello”.

Il più stretto riserbo viene mantenuto sugli outfit, ma “quali uniche anticipazioni posso dire – spiega lo stilista – che sono stati studiati per rappresentare atmosfere e fasti della Dolce Vita. Inoltre, le musiche che accompagneranno le modelle in passerella, a rappresentare l’eccellenza italiana e la sua internazionalità, saranno quelle del trio Il Volo mentre la mia uscità sarà sulle note della musica di Laura Pausini a cui sono da anni particolarmente legato e alla quale ha dedicato un abito della mia collezione che riflette lo stile presentato dalla cantante nel suo nuovo tour, ispirato dai testi delle sue canzoni fin dagli esordi”.

In partenza per Dubai, Racioppo ha recentemente realizzato due abiti su commissione di una nota famiglia libanese per un matrimonio che si è svolto in una location di grande prestigio con invitati appartenenti all'alta società di Beirut, conosciuta come la Svizzera dorata del Medio Oriente. Per queste creazioni esclusive lo stilista ha fatto sfoggio del suo talento, disegnando e realizzando con il suo staff sartoriale un abito da sposa in organza (15 metri), impreziosito da tre metri di tre diversi pizzi e l’applicazione di 2500 cristalli e pietre ricamati a mano.

La notizia sorprendente è che lo stilista ha realizzato entrambi gli abiti senza mai aver la possibilità di farli provare alle due protagoniste rimaste in Libano, riuscendo a mettere tutta la sua esperienza e maestria nelle linee e nelle forme. Un risultato impeccabile che lo rende ancora più unico per talento e abilità.

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