Turismo in ginocchio per effetto del coronavirus, "Subito risposte per aiutare il settore in Abruzzo"
Febbo convoca a Roma il Tavolo della Commissione Turismo: "Gli operatori del settore temono ricadute gravi sul turismo termale e sulla Pasqua e non possiamo permetterci di compromettere tutta la stagione estiva"
Misure specifiche da parte del Governo a sostegno del settore turistico/ricettivo che rischia di avere un impatto elevatissimo anche in Abruzzo. Gli operatori del settore temono ricadute gravi sul turismo termale e sulla Pasqua.
L’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, in qualità di coordinatore nazionale ha convocato la Commissione Turismo e Industria Alberghiera per il prossimo 3 marzo, a Roma, per esaminare i riflessi negativi nel settore turismo a causa dell’emergenza coronavirus e verificare l'adeguatezza delle proposte di sostegno per le imprese fatte dal Governo centrale. Per giovedì 5 marzo Febbo ha invece convocato il Tavolo Tecnico del Turismo della Regione Abruzzo per esaminare la situazione nella nostra regione e l’eventuale impatto delle misure adottate dal Governo.
“L’impatto del coronavirus comincia a farsi sentire pesantemente sul turismo italiano, che genera circa il 13% del Pil nazionale con un giro d’affari di circa 145 miliardi di euro con quasi 216mila esercizi ricettivi e 12mila agenzie di viaggio, oltre tutto il sistema della ristorazione. Pertanto – dichiara Febbo - è indispensabile avere una fotografia aggiornata della reale situazione del comparto turistico e intervenire presso il Governo per attivare tutte le soluzioni possibili e indispensabili al fine di sostenere concretamente un comparto importante per l’economia abruzzese ed italiana. Non possiamo permetterci di compromettere anche la stagione estiva”.