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Economia

Sixty: i lavoratori chiedono che intervenga il fondo Crescent

Alla fine di un incontro durato tutto il pomeriggio l'azienda si impegna a trovare soggetti terzi che garantiscano presso una banca locale per l'anticipazione della cassa integrazione

Ancora nulla di fatto per la Sixty. Ieri pomeriggio (giovedì 16 maggio) in un lunghissimo incontro fra lavoratori, azienda e istituzioni convocato dal prefetto Fulvio Rocco De Marinis, si è cercato di trovare una soluzione alla difficile condizione dei lavoratori.

In centinaia chiedono da mesi all’azienda un’anticipazione della cassa integrazione straordinaria, ma la proprietà dice no. Nella serata di ieri, dopo una riunione che in alcuni momenti ha assunto toni piuttosto accesi, si è giunti ad un primo impegno.

La Sixty si impegnerà a cercare soggetti disponibili a dare garanzie alle banche per definire accordi con un istituto di credito locale che consenta una celere erogazione ai lavoratori dell’anticipazione della cassa straordinaria. Martedì pomeriggio ci sarà un nuovo incontro in prefettura per verificare lo stato di questo impegno.

Sindacati e lavoratori, però, propongono a Sixty di interpellare il fondo Crescent Hyde Park, affinché garantisca un reddito minimo in attesa dell’erogazione diretta dell’Inps, che arriverebbe in tempi troppo lunghi, almeno sei mesi.

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