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Economia Centro / Via Nicola Nicolini

Sixty: oggi assemblea dei lavoratori precari, si attende l'anticipo della cassa integrazione

Il giudice delegato non ha ancora deciso sull'anticipazione della cassa integrazione straordinaria, ma il 12 i lavoratori dovrebbero ricevere i soldi. Il 22 a Confindustria si parlerà del piano industriale

È stata convocata per oggi (giovedì 9 maggio) pomeriggio alle 17 al polo tecnico della Provincia, in via Nicolini, un’assemblea aperta a tutti i lavoratori delle aziende abruzzesi in crisi che siano precari o stiano perdendo il posto. Un modo per connettere tutte le lotte in vista di emergenze come il mancato rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, che non avrà copertura per il mese di maggio.

In prima fila ci saranno i lavoratori della Sixty, che lunedì (6 maggio) hanno manifestato davanti alla Provincia per chiedere risposte sull’anticipazione della casa integrazione straordinaria. Risposte che non sono ancora arrivate visto che nell’incontro di ieri (mercoledì 8 ottobre) al ministero dello Sviluppo economico è stato reso noto che il giudice non ha ancora deciso sull’anticipazione.

Si avvicina però il 12 maggio, data in cui solitamente i lavoratori venivano pagati: l’auspicio dei sindacati è che arrivino risposte entro venerdì. Uno dei commissari giudiziali, Pierluigi Pennetta, subito dopo la riunione è andato al ministero del Lavoro per avere la certezza che ci sarà l’anticipazione.

Intanto è stata respinta dalla Regione la cassa integrazione in deroga, ma quel periodo (gli ultimi 18 giorni di marzo) viene sanato dato che l’azienda aveva già presentato la richiesta di cassa ordinaria.

Ancora poche novità sul piano industriale: l’azienda ha confermato la volontà di assumere 50 dipendenti in una Newco e una settantina in un’azienda satellite, ma ulteriori dettagli saranno discussi il prossimo 22 maggio in un incontro nella sede teatina di Confindustria. Il giudizio della Cgil, però, è negativo: quel che lascia dubbi è soprattutto il fatto che la proprietà Sixty, a mesi di distanza dalla firma dell’accordo con i sindacati, non abbia ancora presentato il progetto per accedere ai fondi regionali per le start up.

I sindacati continuano a sollecitare le istituzioni, soprattutto quelle locali (ieri erano presenti a Roma l’assessore regionale Alfredo Castiglione e quello provinciale Daniele D’Amario), a trovare soluzioni di ricollocamento per i 300 lavoratori che fra un anno resteranno senza un’occupazione. 

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