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Saldi invernali: calo del 30%, pochi sorrisi ma si guarda al futuro

Bilancio amaro, quello evidenziato da Confcommercio in un'indagine: incassi diminuiti del 30%, a risentirne soprattutto abbigliamento e accessori. I commercianti chiedono di posticipare e concentrare il periodo dei saldi

Domenica 4 marzo finiscono i saldi invernali. Il bilancio di questi due mesi di sconti non è affatto positivo. Tra le polemiche di chi crede che sia controproducente proporre sconti a ridosso delle festività natalizie (i saldi sono cominciati il 5 gennaio) e il maltempo che ha di fatto bloccato più giorni gli affari a febbraio, parlano i dati.

In un sondaggio proposto da Confcommercio ai commercianti, si evidenzia appunto la diminuzione degli incassi in questo primo spicchio del 2012: rispetto allo scorso anno, in media c'è stato un calo del 30%, sia nei negozi del centro storico che dello scalo. Il saldo continua a perdere il suo tradizionale significato considerando che tante attività commerciali applicano sconti tutto l’anno, mentre i commercianti teatini si dicono preoccupati da una contrazione dei consumi evidente malgrado l’ottima qualità della merce esposta.

Il commercio al dettaglio cittadino è in grande difficoltà. “Il settore che ha sofferto di più - spiega Marisa Tiberio, presidente delegazione Chieti Confcommercio - è stato l’abbigliamento, seguito a ruota dagli accessori".

Nel dettaglio il 54% dei commercianti ascoltati da Confcommercio ha espresso un parere negativo sulla stagione dei saldi invernali, il 39% un parere positivo ma con scarsi guadagni a causa dei prezzi “stracciati” applicati e il 7% un andamento che ha ricalcato quello degli anni passati. Non sono mancate, ovviamente, le lamentele per una serie di disservizi che hanno frenato ulteriormente gli acquisti in città.

I commercianti del centro storico ascoltati da Confcommercio sono tornati a denunciare con forza la cronica assenza di parcheggi e la mancanza di movimento sul colle, specie di pomeriggio. I colleghi dello scalo, invece, hanno confermato l’utilità del parcheggio realizzato nell’ex area di risulta ferroviaria rimarcando, però, l’assenza di illuminazione serale dello spiazzo. La categoria comunque chiede, in coro, una pronta rivisitazione della formula dei saldi invernali.

“La maggior parte dei nostri associati - continua Tiberio - ritiene necessario posticipare l’inizio dei saldi e concentrare il periodo in un massimo di 30 giorni in modo da favorire le vendite a prezzo pieno. Inoltre è fondamentale che gli enti, Comune in primis, sostengano il piccolo commercio locale con iniziative mirate in quanto ci sono esercenti che non riescono a pagare più gli affitti mensili dei locali o le scadenze tributarie”.

La ricetta è semplice, a parole: incentiivare i teatini a comprare in città, anche con una campagna pubblicitaria apposita e con manifestazioni che rendano dinamici sia il colle che lo scalo, bisognerà vedere se tutto il mondo che ruota attorno al commercio cittadino sia disposto a sperimentarla. 

 

 

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