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Economia

Progetto 'Abruzzo Bike Friendly', l'ordine Architetti contro la Regione: "Il lavoro va retribuito"

La sezione di Teramo dell'ordine contesta il concorso di idee che non prevede per il vincitore il compenso ma “un attestato di riconoscimento in occasione della conferenza stampa di presentazione del marchio"

Dopo l'annuncio da parte della Regione del progetto “Abruzzo Bike Friendly”, per favorire lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta cicloturistica e il successivo lancio di un concorso di idee per la progettazione del marchio arrivano le prime polemiche.

Al vincitore del concorso, aperto a società e studi di grafica, singoli professionisti e e studenti regolarmente iscritti a corsi di laurea la Regione ha previsto come premio “formale attestato di riconoscimento rilasciato in occasione della conferenza stampa di presentazione del marchio che sarà indetta dall’assessorato regionale”.

Una nota inviata alla Direzione Turismo della Regione Abruzzo da parte dell’Ordine degli Architetti  della provincia di Teramo evidenzia come nel bando del concorso di idee per la realizzazione del marchio 'Abruzzo BikeFriendly' ”tale previsione – scrive il presidente dell’Ordine,  Raffaele Di Marcello – risulta lesiva della dignità professionale dei partecipanti ponendosi, tra l’altro, in contrasto con la deontologia professionale di architetti e ingegneri.”

“Meraviglia che – continua Di Marcello – la Regione che con la L.R. 4 luglio 2019, n. 15  ha fornito “Disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali e di equo compenso”, dichiarando, all’art. 5 di detta normativa “La Regione, gli enti dipendenti e le societa’ controllate garantiscono, nell’affidamento e nell’esecuzione degli incarichi conferiti ai professionisti, il diritto all’equo compenso e contrastano l’inserimento delle clausole vessatorie” bandisca un concorso di idee per un logo che, per la sua rappresentatività ed importanza, non può essere concepito ed elaborato in maniera dilettantistica, senza prevedere alcun compenso monetario”

“Non dovrebbe essere necessario sottolineare – conclude il Presidente dell’Ordine – che l’ideazione e la realizzazione di un logo istituzionale non è questione di pochi minuti e comporta l’utilizzo di risorse intellettuali e materiali non da poco, senza contare la necessità di specifica professionalità, e che si tratta, quindi, di una vera e propria prestazione professionale, e come tale va adeguatamente retribuita.”

Gli architetti, quindi, chiedono alla Regione Abruzzo di integrare il bando con la previsione di un adeguato compenso almeno per i primi tre classificati.

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