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Economia Fossacesia

Annata nera per l'olio, Fossacesia chiede lo stato di calamità

La Città dell'Olio ha subito una drastica riduzione della produzione. "Ma la qualità continua ad essere di elevata natura" assicura il consigliere per le Politiche Agricole, Santomero

Novembre nero per i produttori locali di olio d’oliva, le aziende agricole e i frantoi. E' stata la Coldiretti a scattare, qualche gorno fa, una fotografia preoccupante della situazione, denunciando danni in tutto l’Abruzzo.

A Fossacesia, città con vocazione prevalentemente agricola e basata principalmente proprio sulla produzione di olio d’oliva, la Giunta Comunale ha approvato una delibera con la quale si chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale. “Fossacesia è Città dell’Olio dal 2006, proprio a testimonianza della sua peculiare vocazione - dichiara il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Quest’anno la produzione di olio d’oliva sul nostro territorio ha subito una drastica riduzione, si parla di circa il 40-50%, cosa che ha danneggiato economicamente i produttori locali, le aziende agricole e i ben 11 frantoi presenti, che ovviamente si sono visti costretti ad aumentare il prezzo del poco olio prodotto. Vogliamo essere vicini ai nostri cittadini, alle nostre imprese e alle confederazioni territoriali di settore in questo difficile momento.

Il Comune, su iniziativa del consigliere per le Politiche Agricole e della Città D’identità, Lorenzo Santomero, ha approvato una Deliberazione con la quale abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo di dichiarare lo stato di calamità naturale per gli eventi non assicurabili per la stagione olivicola 2014. “Pur essendo stato colpito da fattori climatici anomali e dall’attacco di fitopatie che ne hanno provocato una notevole riduzione della quantità - precisa il consigliere alle Politiche Agricole Lorenzo Santomero- non è stata modificata la qualità dell'olio d'oliva prodotto, che continua ad essere di elevata natura”.

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