Nonna Ginetta e lo chef Peppino Tinari volano in Oriente
Da Villa Maiella di Guardiagrele protagonisti a Hong Kong e a Tokio con le specialità culinarie abruzzesi. I giapponesi hanno dedicato alla signora Ginetta la copertina di una rivista con un articolo dedicato alle ricette casalinghe abruzzesi
La cucina abruzzese della famiglia Tinari, titolare dell’hotel e ristorante Villa Maiella di Guardiagrele, protagonista a Hong Kong e a Tokio per una settimana di altissima cucina.
Lo chef Peppino Tinari è volato questa mattina affiancato dallo chef Carmine Esposito assieme al quale al ristorante Cucina del Marco Polo Hotel proporrà la tradizione e i profumi tipici dell’Abruzzo: dalla pasta alla chitarra all’olio extravergine, dallo zafferano ai salumi di maiale nero, dal semifreddo al parrozzo, dal farro e al tartufo, con qualche incursione sulla cucina di mare.
Dal 7 ottobre invece la protagonista sarà la signora Ginetta Di Martino, madre di Peppino e nonna di Arcangelo e Pascal, che a 78 anni fa ancora capolino tra i fornelli del ristorante e che stavolta affronterà il viaggio per arrivare a presentare la sua cucina di casa a Tokio in occasione della “festa della Mamma”: gli organizzatori lo scorso anno sono arrivati a Guardiagrele e sono rimasti affascinati dallo stile semplice e raffinato della cucina abruzzese interpretata da nonna Ginetta e le hanno addirittura dedicato la copertina di uno delle principali riviste con un articolo dedicato alle ricette casalinghe abruzzesi - pallotte cacio e uova, i maccheroni alla chitarra “tirati a mano”, i ravioli, le neole, etc… - che saranno riproposti per il pubblico.
“Siamo molto felici di questi inviti prestigiosi – spiega Peppino Tinari – che ci consentono di portare la nostra cucina in un contesto internazionale dove potremo anche far conoscere, valorizzare e promuovere le nostre eccellenze tipiche e le bellezze del nostro territorio in maniera che si possano ampliare le opportunità di business per le nostre aziende e stimolare il turismo nella nostra regione. Il tributo che riserveranno a Ginetta poi sarà straordinario come riconoscimento alla nostra storia familiare, che con mio figlio Arcangelo è arrivata alla terza generazione di cuochi”.
Un anno fa il ristorante di Guardiagrele riceveva il premio di “Cantina dell’anno” per la Guida ai Ristoranti de L’Espresso.