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Economia Santa Maria Imbaro

Il ministro De Vincenti al Polo innovazione automotive: “Qui si respira la cultura del fare”

Aziende, istituzioni e sindacati a confronto sul sistema Automotive. De Vincenti ha speso parole di grande apprezzamento per l’Abruzzo

Il ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, insieme al vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, è stato ospite ieri al Polo Innovazione Automotive per la presentazione dei progetti di ricerca e delle linee strategiche.

Un incontro in cui aziende, istituzioni e organizzazioni sindacali e datoriali hanno potuto confrontarsi sullo stato di salute del settore automotive, in particolare in Abruzzo. Non è infatti una sorpresa che il sistema delle imprese automotive rappresenti per la regione, e in particolare la Val Di Sangro (la cosiddetta Automotive & Mechatronic Valley), un ‘motore’ di sviluppo e crescita. Il sistema delle imprese automotive in Abruzzo, infatti, occupa circa 30mila addetti, di cui 25mila in provincia di Chieti, per un fatturato di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta il 50% dell’export regionale.

“Qui si respira la cultura del fare – ha detto il ministro Claudio De Vincenti nel corso del suo intervento, dopo aver ascoltato la presentazione dei progetti e delle linee strategiche del Polo - Quella che state disegnando è l'industria 4.0 a piena potenza. Un modello – ha aggiunto il ministro - da esportare in altre aree del Mezzogiorno”. De Vincenti ha speso parole di grande apprezzamento per l’Abruzzo e, in particolare, per il Polo Automotive, per la capacità di creare una “straordinaria connessione tra ricerca, innovazione e industria” e per la capacità di essere aperti e inclusivi. “La presenza nel Polo Automotive – ha aggiunto – di 21 aziende su 66 provenienti da fuori regione, dimostra che l’Abruzzo può e deve essere protagonista a livello nazionale e internazionale, rafforzando la propria capacità di essere leader anche rispetto alle regioni del Nord”.

Anche il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha posto l’accento sulla natura del Polo come ‘sistema aperto’ che riesce a far lavorare insieme piccole e grandi aziende, università, sistema formativo ed istituzioni, a non chiudersi a riccio ma ad aprirsi anche a realtà di fuori regione. “Non è un caso – ha detto Lolli – che l’Abruzzo è stata la prima regione che ha ammesso a finanziamento progetti di ricerca di aziende di fuori regione, purché i risultati avessero ricadute sul territorio”.

L’incontro, moderato dal direttore del Polo, Raffaele Trivilino, ha visto protagoniste le aziende che hanno presentato i progetti Par Fsc. Si tratta di 11 progetti che hanno coinvolto 15 aziende aderenti al Polo, oltre all’Università dell’Aquila e alla Politecnica delle Marche, con un investimento complessivo di 14 milioni di euro e un contributo di 8  milioni. Sette dei progetti sono collegati al Ducato e hanno come obiettivo il miglioramento delle prestazioni in termini di alleggerimento, riduzione dei costi del prodotto e dei consumi.

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