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Economia Vasto

Finale amaro per la vertenza Cotir: 27 licenziati, mentre la giunta regionale abbandona la ricerca

Via al licenziamento collettivo, nonostante le rassicurazioni dell'ente su una fusione con Crab e Crivea in un unico centro. E ora si teme per i lavoratori dell'ex Crab

Finale amaro per la vertenza Cotir, che si è conclusa con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei  27 lavoratori. La Regione Abruzzo, nonostante gli impegni politici assunti, ha scelto di chiudere definitivamente il Consorzio per la Divulgazione e la Sperimentazione delle Tecniche Irrigue.

“Ci aspettavamo che si giungesse a questo epilogo del Cotir di Vasto - afferma Feliciantonio Maurizi, segretario generale aggiunto della Fai Cisl Abruzzo Molise, perché dopo tante parole non sono seguiti i fatti”.  

Nel 2014 la giunta regionale aveva presentato, per il contenimento dei costi di funzionamento, un piano operativo di razionalizzazione che prevedeva la fusione del Crab, del Crivea e del Cotir in unico centro di ricerca regionale. “La tanto attesa costituzione di un unico e nuovo ente di ricerca regionale, capace di aprirsi alla concorrenza con standard in linea con il mercato italiano ed europeo e di diventare un punto di riferimento per le aziende del territorio del settore agroalimentare, è sfumata definitivamente. Gli ammortizzatori sociali non sono stati sfruttati per garantire e salvaguardare la piena occupazione dei dipendenti ma per tamponare i tempi del prevedibile licenziamento”, denuncia il segretario della Fai Cisl.

“La ricerca rappresenta un’opportunità per lo sviluppo industriale della Regione, è assolutamente vitale per ridare competitività alle imprese abruzzesi, ma con la procedura di liquidazione la Regione Abruzzo ha perso un’occasione di poter investire ed è assolutamente errato collegare la scelta solo allo squilibrio di bilancio”, continua Maurizi. 

“La Regione non ha voluto dar seguito al progetto di riordino esclusivamente per la manifestazione di una volontà politica del Governo regionale, che in questi anni ha solo illuso le aspettative dei lavoratori e dell’intero settore agroalimentare abruzzese.

 “Dal 2014 ad oggi abbiamo buttato via 4 anni, sperperato risorse pubbliche, depauperato i beni e le tecnologie dei centri di ricerca, senza raggiungere alcun obiettivo, se non quello di gettare nel dramma i 27 dipendenti del Cotir, a cui si aggiungeranno probabilmente alcuni lavoratori dell’ex Crab che potrebbero subire la stessa sorte”.

“In questa triste vicenda la Regione Abruzzo non si è affatto distinta nella capacità di affrontare e risolvere i problemi della collettività”, conclude Maurizi.

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