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Chieti è la provincia più ricca d'Abruzzo, ma calano i consumi

Secondo la 19esima indagine di Findomestic Banca nel chietino il reddito pro capite nel 2012 è di 15.690 euro, il 2,2 % in meno di un anno prima. Scendono gli acquisti di beni durevoli, ad eccezione dei prodotti elettronici di consumo, come i decoder

Chieti si conferma la provincia più ricca d’Abruzzo con 15.690 euro di reddito pro capite, un dato in calo rispetto al 2011 del 2,2 %. Scendono i consumi e le risorse destinate all’acquisto di beni durevoli, ad eccezione dell’elettronica da consumo. È quanto emerge dai risultati delle 19esima edizione dell’osservatorio di Findomestic banca sul consumo di beni durevoli in Abruzzo presentato stamani (martedì 8 gennaio) a Roma.

Nel 2012 la regione fa registrare il reddito pro capite più alto fra le regioni del meridione: 15.046, una cifra inferiore del 2,5 % rispetto ai dati dell’anno precedente. In media le famiglie abruzzesi hanno speso 1.873 euro per acquistare beni durevoli, ovvero auto, moto, mobili, elettrodomestici e prodotti informatici. Andando ad analizzare i dati nel dettaglio, la provincia di Chieti risulta quella in cui il reddito pro capite ha subito il calo più basso.

AUTO E MOTO. Nel 2012 nel chietino sono state immatricolate 6.278 nuove automobili, su un totale di quelle circolanti di 190.102. Seconda per immatricolazioni solo a Pescara, la provincia di Chieti subisce una riduzione netta rispetto al 2011, quando furono immatricolate 8.299 macchine, il 24,4 % in più. Caso unico in Abruzzo le auto in circolazione sono scese di oltre un punto percentuale. Ridotte del 24,2 % anche le spese che ogni famiglia riserva all’automobile:  passano da 562 euro nel 2011 a 426 durante l’anno appena trascorso, contro la media regionale di 462 euro.

Non va meglio per l’acquisto di auto usate, che subisce un calo del 16,2 %, passando da 17.488 del 2011 a 14.653 nel 2012. La spesa per famiglia passa da 525 a 440 euro.

Stessa sorte per la vendita di moto, che scende del 32,6 %, da 2.170 a 1.463. Scende lievemente il dato dei veicoli a due ruote in circolazione, lo 0,2 % in meno rispetto al 2011. E inevitabilmente si riduce anche la spesa di ciascuna famiglia del chietino per il mantenimento delle moto: da 73 a 50 euro (- 31,9%).

ELETTRODOMESTICI. Calano del 7% i consumi per gli elettrodomestici grandi e piccoli: 24 milioni di euro in un anno, 2 in meno dell’anno scorso. Le famiglie della provincia di Chieti hanno speso nel 2012 mediamente 148, l’8 % in meno dei dodici mesi precedenti.

L’anno si chiude invece con un segno positivo per quanto riguarda l’acquisto di elettronica da consumo. Chieti è la provincia più spendacciona d’Abruzzo con 26 milioni spesi nel 2012, 3 in più dell’anno precedente. Ogni famiglia ha destinato mediamente 156 euro, contro i 139 dell’anno prima. Un dato su cui ha inciso notevolmente lo switch off, il passaggio al digitale terrestre, per cui le famiglie abruzzesi sono state obbligate a comprare nuovi televisori o decoder da montare sui monitor per continuare a vedere la tv.

MOBILI. La recessione colpisce anche l’acquisto di arredamento, che cala del 5,4 % rispetto al 2011: da 105 milioni di euro complessivi a 99 milioni, la spesa più alta in Abruzzo. Ogni famiglia della provincia ha speso mediamente 605 euro, il 6,6 % in più dell’anno prima.

PRODOTTI INFORMATICI. Rimane stabile a 12 milioni la spesa complessiva per l’acquisto di prodotti informatici, ma ogni famiglia nel 2012 ha speso mediamente meno rispetto all’anno precedente: 71 euro, il 5,5 % in meno del 2011. 

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