Raggiunto l'accordo: la Honda resta in Val di Sangro, sarà l'unico polo in Europa
Sottoscritto questa mattina a Roma l'accordo quadro che delinea il futuro dello stabilimento. Nel prossimo triennio la casa giapponese supporterà la Honda di Atessa con tre nuovi modelli
Riunione al Ministero dello Sviluppo Economico questa mattina sulla vertenza Honda. E’ stato raggiunto l’accordo per il quale lo stabilimento continuerà a produrre ad Atessa restando di fatto l'unico polo industriale europeo del gruppo giapponese per le moto.
Per quanto concerne la gestione degli esuberi, l'Azienda avvierà una procedura di mobilità volontaria per un massimo di 170 lavoratori, di questi, 80 verranno riassorbiti come lavoratori stagionali e 30 avranno possibilità di prestare servizi all'azienda.
Nell’accordo sottoscritto tra sindacati, istituzioni e azienda si garantisce l'aumento dei volumi produttivi al raggiungimento del pareggio di bilancio con la salvaguardia di 350 lavoratori.
“Superata la fase di crisi, ci sono buone prospettive di ripresa e rilancio dell’automotive per la Honda” riporta il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, il quale in sede ministeriale ha ribadito l’impegno degli Enti locali a sostegno dell’automotive in Val di Sangro e chiesto alla Dirigenza Honda di tener presente lo stabilimento nell’ambito dei futuri investimenti in Europa.
"Oggi è stata scritta per l’Abruzzo, spesso logorata dalle piccole sfide, una bella pagina economica” il commento dell’assessore regionale Alfredo Castiglione che ha anche rassicurato tutte le parti sull’impegno della Regione a potenziare le infrastrutture, in primo luogo i porti di Ortona e Vasto, di superare il digital divide e di accelerare la viabilità ferroviaria con il completamento della Fondovalle tra la Val di Sangro e il Tirreno. “La Honda di Atessa – ha aggiunto - proseguirà i suoi lavori con la denominazione di Honda Italy, quale espressione del Made in Italy che vuol dire anche capacità di produrre motoveicoli ecocompatibili, in coerenza con l’immagine dell’Abruzzo quale polmone verde dell’Italia Nell’arco dei tre anni la quantità dei pezzi prodotti sarà tale da stabilizzare ampiamente i lavoratori, con la prospettiva di far assumere piena autonomia finanziaria alla società".
Scongiurato finalmente il rischio chiusura, anche i sindacati esprimono soddisfazione, come Davide Labbrozzi della Fiom: “Il giudizio che viene espresso è positivo. Oltre a quanto rappresentato, si stabilisce che nei prossimi tre anni la Casa Giapponese supporterà con tenacia lo stabilimento atessano; è definito il trasferimento verso Atessa di tre nuovi modelli considerati fiore all’occhiello per la Honda il primo nel 2013, il secondo nel 2014 e l’ultimo nel 2015”.