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Economia Chieti Scalo / Via Papa Leone XIII

Prorogata la sospensione degli Rsu, alla Dayco scatta lo sciopero

I lavoratori di tutte le sedi incrociano le braccia domani, dopo il nulla di fatto nell'incontro romano in Confindustria

Sciopero di tre ore, domani (mercoledì 20 aprile) alla Dayco. La protesta coinvolgerà anche le sedi di Manoppello e i lavoratori si ritrovano davanti all’azienda di via papa Leone XIII per un’assemblea sindacale a cui parteciperanno gli Rsu, le segreterie provinciali di Chieti e Pescara e quelle regionale di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec e la presenza di un rappresentante sindacale nazionale. 

La protesta, affievolitasi nei primi giorni dopo la sospensione dei sei rappresentanti sindacali unitari, alza il tiro dopo gli ultimi sviluppi. 

Ieri (lunedì 18 aprile), in Confindustria, a Roma, c’è stato un incontro sollecitato dai sindacati a cui, oltre alle segreterie provinciali, abruzzesi e nazionali, hanno partecipato il responsabile risorse umane di Dayco Vittorio Pirovano, l’amministratore delegato Bruno Furio Vallilllo, il responsabilità delle unità produttive Camillo Ferrante e due avvocati dell’azienda. 

E le due posizioni sono apparse chiaramente contrapposte: se, da un lato, le segreterie sindacali rivendicano la paternità del comunicato stampa che avrebbe determinato la sospensione dei sei lavoratori, dall’altra l’azienda contesta ai sei di aver appoggiato e di essere stati a conoscenza del contenuto di quella missiva ai giornali. L’incontro, in assenza di una posizione unitaria, si è concluso con l’impegno, da parte di Dayco, di prendersi qualche giorno per trovare una soluzione idonea

Questa mattina (martedì 20 aprile), però, i sei lavoratori sono tornati al lavoro, visto che proprio oggi è scaduto il termine entro il quale l’azienda - che pochi giorni fa ha ricevuto le repliche dei lavorati alla sospensione cautelativa - avrebbe dovuto comunicare la sanzioni disciplinari, di fatto non ancora comminate. Ma al momento di attaccare il turno - alle 6 per tre dei sospesi, due ore più tardi per gli altri - il badge non funzionava, era stato disattivato. Gli animi si sono accesi, in entrambi i casi è stata chiamata la polizia che ha verbalizzato l’accaduto, ma l’azienda ha assicurato che avrebbe ricevuto più tardi i sei lavoratori. 

Dopo qualche ora è arrivata l’amara novità: sospensione prorogata per consentire all’azienda di portare a termine ulteriori approfondimenti. Un epilogo che ha determinato, nel giro di poco, l’organizzazione dello sciopero che domani, per la prima volta, unirà tutti i lavoratori di Dayco del circondario.

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