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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Crisi edilizia, la Provincia propone un protocollo d'intesa per salvare le imprese

Il presidente Di Giuseppantonio convoca un tavolo di confronto fra i protagonisti degli Stati generali di una settimana fa, da cui si era lanciato l'allarme sulle condizioni disperate del settore. Annuncia una consulta permanente che monitori le attività e l'efficacia del protocollo

La Provincia risponde al grido d’allarme lanciato una settimana fa dal mondo dell’edilizia, con una proposta che mira – almeno nei propositi – a combattere l’illegalità riuscendo a sopravvivere alla crisi economica.

Ieri (lunedì 14 ottobre) il presidente Enrico Di Giuseppantonio ha convocato un tavolo di confronto con l’assessore provinciale all’Edilizia Donatello Di Prinzio, i delegati delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, i presidenti di Ance, Cna e Api e i presidenti degli ordini professionali.

I temi trattati sono stati gli stessi messi in luce durante gli stati generali dell’edilizia: un calo notevole di imprese attive e di lavoratori, i rallentamenti causati dalla burocrazia, la mancata assegnazione ad imprese del territorio degli appalti più importanti in città.

La soluzione concordata è la creazione di un protocollo di intesa, con la Provincia ente capofila e che coinvolga tutte le parti presenti nella riunione di ieri. Entro novembre sarà definito il contenuto per poi procedere con la sottoscrizione e la diffusione agli enti locali e alle singole stazioni appaltanti di Provincia, Comuni, Unioni di comuni, comunità montane e società partecipate.

"L’obiettivo – spiega il presidente - è tutelare e valorizzare le imprese locali puntando sulla trasparenza degli appalti pubblici e la garanzia delle scadenze dei pagamenti, la lotta al lavoro nero, che ha raggiunto il 60%, e al caporalato, favorendo inoltre la tracciabilità delle retribuzioni dei lavoratori. Ciascuno farà la sua parte, a partire dalla Pubblica Amministrazione che ha importanti responsabilità, già impegnata per garantire procedure burocratiche e amministrative più semplici ed efficaci", promette.

In più, per salvare uno dei settori più importanti dell’economia provinciale, il presidente annuncia la creazione di una Consulta permanente che funga da osservatorio della crisi del settore e verifichi l’efficacia del protocollo. “Contiamo di innescare - spiega - un sistema virtuoso che premi le imprese sane, corrette e serie del nostro territorio: quelle che favoriscono il benessere sociale meritano di essere salvaguardate quando si tratta di affidare gare d’appalto”.

Progetti a cui gli operatori del settore attendono un seguito concreto e valido. 

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