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Tumori pediatrici, alla d’Annunzio le nuove frontiere della ricerca per combattere il neuroblastoma

Convegno con professori provenienti da Londra e da Roma il 15 e 16 febbraio al Campus universitario di Chieti. Il neuroblastoma è un tumore che colpisce soprattutto neonati e bambini

Il 15 e 16 febbraio al CeSi-Met dell’università di Chieti si riuniranno i ricercatori italiani che da anni studiano il neuroblastoma per presentare gli ultimi sviluppi scientifici tesi a sviluppare nuovi approcci terapeutici. Il congresso è stato organizzato dal professor Arturo Sala, docente presso la “Brunel University London” e visiting professor dell’Università d’Annunzio, e dal Pprofessor Vincenzo De Laurenzi del Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche dell’Università d’Annunzio.

Tra i relatori che hanno annunciato la propria partecipazione, il prof. Franco Locatelli, primario di onco-ematologia presso l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma, presenterà i risultati di un approccio di terapia genica per il neuroblastoma. Questo nuovo tipo di intervento è stato recentemente usato per la prima volta in Italia dal suo team per curare un bambino di quattro anni, affetto da una forma gravissima di leucemia linfatica acuta. Interverrà anche il prof. Waseem Qasim del “Great Ormond Street Hospital” l’ospedale pediatrico di Londra, un pioniere della terapia genica per la cura delle leucemie infantili. Infine, sulla necessita di promuovere ulteriormente la ricerca su questa malattia, interverrà la dottoressa Sara Costa, presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

Il neuroblastoma

Il neuroblastoma è un tumore delle cellule del sistema nervoso autonomo che colpisce soprattutto neonati e bambini sotto i dieci anni. Il neuroblastoma rappresenta il 10% circa dei tumori pediatrici con un’incidenza complessiva nei bambini fino ai 15 anni di 8-10 casi per milione all’anno (circa 130 casi nuovi ogni anno in Italia, 15.000 nel mondo). La prognosi è buona quando il tumore è localizzato, ma la maggioranza dei bambini presentano una malattia metastatica che ha un esito molto sfavorevole. 

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