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Giovani protagonisti. Gli antichi mestieri del Borgo: l'iniziativa di Confartigianato

Dieci giovani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, impareranno i segreti degli antichi mestieri artigiani attraverso corsi teorici e pratici della durata di sei mesi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Dieci giovani, dell’età compresa tra i 18 e i 35 anni, sono pronti ad imparare i segreti degli antichi mestieri artigiani attraverso corsi teorici e pratici della durata di sei mesi. Gli stage saranno retribuiti e verranno svolti in dieci aziende del territorio specializzate nei settori della ceramica, del legno e dell’oreficeria.

Entra nel vivo “Giovani protagonisti - Gli antichi mestieri del borgo”, l’innovativo progetto realizzato da Confartigianato e finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo politiche giovanili per il tramite della Regione. L’ente regionale, nel dettaglio, ha bandito un avviso pubblico dal titolo emblematico, “Giovani protagonisti”, per mettere a disposizione risorse economiche finalizzate alla formazione di nuove attività imprenditoriali a misura di giovane. Ebbene, il progetto presentato da Confartigianato attraverso l’organismo di formazione Artigianservice, è stato uno dei pochi ad essere finanziati in Abruzzo. Non a caso è intervenuto l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Paolo Gatti in persona per dare concretamente il via al progetto.

“La vicinanza della Regione ci inorgoglisce- spiega Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti- e conferma come i progetti della associazione di categoria siano ritenuti validi dall’amministrazione regionale. Per superare la crisi servono idee e formazione e la Confartigianato è come sempre scesa in campo per fare la sua parte”. Il progetto “Gli antichi mestieri del borgo” si prefigge di formare nuovi artigiani sul territorio specializzati nei settori della ceramica, del legno e dell’oreficeria. Confartigianato, nei giorni scorsi, ha selezionato, tra le oltre centotrenta domande pervenute, dieci giovani che sosterranno due settimane, per un totale di 50 ore, di lezioni teoriche in aula e sei mesi di tirocini formativi retribuiti con la possibilità, al termine del corso, di ricevere una consulenza gratuita per avviare una propria attività artigiana. “Siamo di fronte a professioni -aggiunge Giangiulli- apparentemente in via di estinzione che, però, continuano a dare lustro alla nostra provincia. Inoltre la crisi industriale che imperversa in Abruzzo sta facendo rinascere l’interesse intorno ai vecchi mestieri artigiani. Un’opportunità del genere quindi, specie per i giovani in un periodo caratterizzato dall’assenza cronica di lavoro, è da cogliere al volo”. Anche perché i tirocinanti percepiranno, per sei mesi, una indennità mensile da 400 euro. L’assessore Gatti commenta soddisfatto. “Le parole lavoro e giovani in questi duri tempi di crisi sono lontane, distanti. Ce lo dimostrano i numeri della disoccupazione e dell’inattività lavorativa. Non dobbiamo però solo attardarci nell’individuare di chi sono le colpe, ma dobbiamo trovare nuovi strumenti e nuove iniziative che rimettano in comunicazione queste due realtà. Attraverso il Fondo Sociale Europeo abbiamo sostenuto in diversi modi il lavoro giovanile, anche con incoraggianti risultati”. Poi l’esempio concreto del progetto di Confartigianato “Gli antichi mestieri del borgo”. “Non appaia una scelta di retroguardia. Anzi, è una scelta di avanguardia perché in un mercato globale sempre un numero maggiore di consumatori cercherà prodotti di nicchia di qualità. Siamo lieti che la Confartigianato abbia colto lo spirito di questa iniziativa e con grande entusiasmo abbia dato vita a questo progetto, utilizzando al meglio le risorse messe a disposizione dalla Regione”.

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