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Lavoro e aziende: Di Primio sollecita la Regione

"La Regione indichi termini e tempi certi per la risoluzione dei nostri programmi" ha detto il sindaco in Consiglio Comunale. In ballo, il Progetto Sirec che potrebbe portare 400 nuovi posti di lavoro in città e la riqualificazione di altre aziende

Tra i principali punti all'ordine nel giorno nel Consiglio Comunale di questa mattina a Chieti, quelli del consigliere Idv Bassam El Zohbi sulla situazione della Burgo e quella di Luigi Milozzi di Giustizia Sociale
 a sostegno del Made in Italy, entrambi approvati.

Sul progetto In.Te, scaturito in seguito alla dismissione dell’Azienda Burgo di Chieti Scalo, il sindaco Umberto Di Primio ha detto la sua illustrando come, nel corso di questi mesi si sia lavorato sia sulla parte politico-istituzionale e sia su quella più di marketing. "Certamente un solo ordine del giorno non può fornire le risposte a tutte le emergenze che si stanno sviluppando in città, si veda ad esempio anche il caso Sixty: emergenze di natura occupazionale che necessitano di un coinvolgimento molto più ampio da parte degli altri Enti istituzionali. Ma in questa situazione voglio sottolineare che il mio impegno non è mai venuto meno, anzi, ha coinvolto lo stesso Prefetto di Chieti con la richiesta di un tavolo urgente da instaurare con la Regione".

Martedì 13 marzo in Regione ci sarà una riunione tecnica sui progetti portati avanti dal territorio. "La Regione - ha continuato Di Primio -  deve indicare termini e tempi certi per la risoluzione di detti programmi, mi riferisco al Progetto Sirec, collocato all’interno dei Prusst, che potrebbe portare nella zona industriale della nostra città 400 nuovi posti di lavoro, a quello della Società Acca, che potrebbe collocare 300 nuovi occupati se solo si firmasse il decreto che lo blocca; ai progetti Puc, in cui sono coinvolti aziende come la General Sider e l’Alitec; a quello della IAC, per la riqualificazione aziendale; alla Sixty, per il recupero della ex conceria Cap e anche al Progetto In.Te., sul quale l’Ente Regione, interpellato dal Comune, ci ha già fatto sapere che non è più necessario l’annullamento dell’autorizzazione integrata ambientale AIA per consentire di passare all’iter autorizzativo dell’edificabilità degli opifici e che è in corso di studio la richiesta di scomputizzazione dei finanziamenti per gli oneri di urbanizzazione".

Allo stato attuale le imprese che finora hanno fatto domanda al Suap per potersi insediare sui terreni della ex cartiera sono 8, anche se altre aziende sono fortemente intenzionate ad aderire al progetto che prevede l’inserimento complessivo di 20 opifici.

Nel corso della seduta il sindaco ha anche annunciato la firma di un Protocollo d’Intesa con la Provincia di Chieti per rivedere il limite del piano paesistico.
 

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