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Economia

Commercio: scattano i saldi dopo un dicembre "nero"

Calo vendite del 30% a Chieti nel settore abbigliamento, pelletteria e cosmetici, più che nel resto d'Italia, come emerge da un'indagine della Confcommercio. Intanto da domani, 5 gennaio, scattano i saldi invernali. Si spera in una ripresa per le attività commerciali teatine, dopo un mese che ha visto segni meno ovunque

Affari in picchiata in media del 30% nei settori dell’abbigliamento, delle calzature, delle pelletterie e delle profumerie a Chieti, con un calo vertiginoso delle vendite registrato nell’ultimo trimestre dell’anno sia nei negozi dello scalo che del colle. Non è certo di buon auspicio quello che emerge dall’indagine a campione effettuata da Confcommercio, il giorno prima dell’inizio dei saldi invernali.

 “Speriamo che i saldi - afferma Marisa Tiberio, presidente delegazione Chieti Confcommercio - sappiano portare un buon movimento in città per lasciarci alle spalle un dicembre davvero ‘nero’ per i consumi”.  Emblematici,  in tal senso, i dati resi noti dopo  un’attenta analisi sull’andamento degli acquisti riscontrati in città nel mese di dicembre quando la caccia al regalo, di solito, la fa da padrone in vista delle festività natalizie. E invece sono stati registrati solo preoccupanti segni meno, che hanno messo in ginocchio soprattutto il commercio al dettaglio, confermando una contrazione  degli affari più grande che  nel resto d’Italia “dove le vendite - spiega Tiberio- hanno registrato, a seconda dei settori merceologici, cali dal 2% al 10% rispetto allo scorso anno”.

Assieme ad abbigliamento e cosmetici, perde estimatori anche il comparto degli elettrodomestici e dell’elettronica, con un calo delle vendite compreso tra il 7% e il 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Hanno retto l’urto della crisi soltanto i moderni smartphone e i tablet. I libri hanno venduto bene a ridosso del Natale, mentre è sceso del 5% il numero di chi ha scelto il ristorante per il classico pranzo natalizio. Sono precipitate del 20% le vendite di confezioni natalizie, con un emblematico +5% in confronto alla media nazionale, con gli alimenti che hanno perso tra il 5% e il 10%.

In un quadro del genere i saldi invernali, che scattano ufficialmente domani, 5 gennaio, sembrano arrivare al momento giusto malgrado, di fatto, tanti esercizi commerciali specie nella grande distribuzione applichino sconti tutto l’anno a causa della cronica contrazione dei consumi. “I saldi rappresentano un test significativo - riprende Tiberio - per capire da che parte va il commercio al dettaglio locale penalizzato anche dalla recente manovra economica nazionale. Molti esercenti vorrebbero che i saldi riacquistassero il loro significato originario di vendite di fine stagione. Altri, invece, considerando il momento di difficoltà, preferiscono ricorrere di continuo agli sconti. L’augurio è che i saldi sappiano risollevare le sorti del piccolo commercio teatino riportando gente nei negozi”.     

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