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Autostrade, protestano i sindaci contro gli aumenti ma Strada dei parchi si difende: "Non li decidiamo noi"

Scattata un'azione legale che sta coinvolgendo decine di sindaci abruzzesi. "Pedaggi più bassi - spiega la concessionaria - sarebbero nell’interesse di Strada dei Parchi"

E' ripartita la protesta dei sindaci contro il caro pedaggi riguardante la A24 e la A25, note come la Strada dei parchi. Un aumento di circa il 13% delle tariffe contro il quale è scattata un'azione legale che sta coinvolgendo decine di sindaci abruzzesi dei Comuni attrversati dall'autostrada che collega la regione a Roma, dove nelle prossime settimane i primi cittadini hanno intenzione di farsi sentire.

Strada dei Parchi però si difende, ribadendo che gli aumenti tariffari sono frutto di scelte del Governo, come previsto dal contratto di Concessione pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture.

"Pedaggi più bassi - spiega la concessionaria - sarebbero nell’interesse di Strada dei Parchi in quanto potrebbero favorire un aumento del traffico autostradale. Va ricordato, inoltre, che quasi il 57% dell’importo del pedaggio finisce alla parte pubblica e che Strada dei Parchi su ogni euro incassa effettivamente solo 43 centesimi, con cui deve garantire il servizio, i dipendenti, la manutenzione, la sicurezza, la remunerazione degli investimenti e tutto quanto è necessario all’autostrada.

Le autostrade A24-A25 sono la linea di collegamento tra Est ed Ovest, ma attraversano un territorio montuoso e poco abitato. Come dimostra l’assenza di offerte nelle gare per la gestione delle nuove aree di servizio, non si tratta di un’autostrada redditizia. Inoltre, la crisi economica del 2008 ha provocato una riduzione del traffico veicolare che ha reso la gestione ancor più antieconomica. Nonostante questo, la concessionaria si impegna a rispettare i propri impegni, nella speranza di non dover essere lasciata sola e non dove rinunciare ai lavori per la messa in sicurezza e di manutenzione". 

Strada dei Parchi ha ribadito la prorpia disponibilità a un confronto con tutti i rappresentanti del territorio "perché comuni rimangono gli obiettivi di garantire ai cittadini massima sicurezza e fruibilità di A24 e A25. Deve però essere chiaro a tutti che in assenza della approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario da parte del Governo, come previsto dalla legge, tali obiettivi non siano pienamente perseguibili".

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