Stangata sulle famiglie: rincari fino al 100% sulle tariffe di asili nido e trasporto scolastico

Trasporto scolastico e asili nido costeranno di più a partire dall'anno 2019-2020, mentre per la mensa sono confermate le tariffe già in vigore. La prevista stangata è stata approvata dalla giunta comunale nell'ultima seduta, ma deve ancora passare al vaglio della commissione Bilancio, che ha un mero ruolo consultivo, e del consiglio comunale, a cui spetta l'ultima parola. La delibera di giunta numero 710 del 28 marzo specifica però che i costi del trasporto saranno quelli solo se il servizio sarà riattivato: quest'anno, infatti, tra le mille proteste, gli scuolabus del Comune di Chieti sono rimasti in garage.

Trasporto scolastico

Incremento in vista anche per chi usufruisce degli scuolabus, ammesso che, per il prossimo anno scolastico, i pullmini comunali ripartano dalle rimesse che li ospitano in questi mesi, dopo una falsa partenza a inizio anno. 

Le quote mensili variano da 10 a 25 euro per chi usufruisce solo di una tratta (prima si pagava da 6 a 17,5 euro), al mattino o alla fine delle lezioni, e si va da 20 a 50 euro per chi invece si fa accompagnare in entrambi i casi (le tariffe precedenti prevedevano una variazione da 12 a 35 euro). Anche qui, sono previste riduzioni per il secondo figlio. Il regolamento, però, è chiaro: in caso di guasti o altri problemi che impediscano il passaggio dello scuolabus, l'importo resta invariato se il blocco non supera i 2 giorni. In caso contrario, è previsto un rimborso, che verrà applicato sul contributo del mese successivo. 

Asili nido

Tariffe in aumento anche per gli asili nido, qualora il servizio dovesse riprendere in maniera regolare e continuata. Le famiglie che rientreranno in graduatoria dovranno pagare una tariffa mensile per il tempo pieno variabile da 70 a 367 euro, in base al reddito (la fetta, prima, variava da 36,93 a 183,99 euro). In caso di secondo figlio, la quota varia da 38 a 227 euro. Sarà possibile anche far frequentare i bimbi soltanto al mattino: in questo caso, si passa da 61 a 329 euro (prima da 19,98 a 112,48)

Refezione scolastica

Per quanto riguarda la mensa per i bambini residenti in città, le fasce vanno dall'esenzione per le famiglie indigenti, ossia con un reddito Isee inferiore a 2.309 euro, a un massimo di 4,37 euro per chi presenta un Isee superiore a 25 mila euro e 1 centesimo. Confermate le riduzioni per il secondo figlio, per cui si pagheranno al massimo 3,84 euro. 

Per quanto riguarda i non residenti, il prezzo del pasto unitario variano le fasce di reddito di riferimento, che sono solo quattro: si va dai 2,62 euro a pranzo per Isee inferiori a 7.557 euro, fino a 4,37 euro per i redditi superiori a 25mila.