Traffico rifiuti pericolosi: Bellia condannato a cinque anni e mezzo
Inizialmente il pm aveva chiesto una pena più breve di quattro anni. E' accusato di traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni della Regione e frode processuale. Assolti altri 11 imputati
Cinque anni e mezzo a Walter Bellia per traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni della Regione e frode processuale. E' questa la condanna inflitta dal Tribunale di Chieti al titolare della Seab rifiuti e patron della Chieti Calci. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2007 e 2008.
Inizialmente il pm aveva chiesto una pena più breve di quattro anni. Assieme a Bellia sono stati condannati a quattro anni e sei mesi l'avvocato consulente della Seab, Maurizio Minichilli e l'addetto commerciale Giuseppe Chiavaroli; per il fratello Angelo Fabrizio Bellia tre anni e sei mesi. Assolti altri 11 imputati.
Il tribunale non ha riconosciuto il reato di associazione per delinquere.
Bellia è stato presente all' udienza assistito dal legale Vittorio Supino.