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Cronaca

Visite fiscali solo a ridosso dei giorni liberi, via libera ai furbetti in Comune

La denuncia del consigliere di opposizione El Zohbi sulla delibera di giunta che, per risparmiare le risorse dell'ente, stabilisce di inviare il medico fiscale solo in caso di malattie nei giorni che seguono o precedono lunedì, venerdì o turni di riposo

Furbetti e pigri d’Italia, siete ben accolti a Chieti. Merito di una delibera di giunta, la numero 1961 del 29 settembre scorso, che per portare avanti la spending review ha messo in moto un meccanismo che fa rischiare la visita fiscale ai dipendenti in malattia “solo nei casi di assenza nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative, ovvero festività, domeniche, riposo settimanale, riposo per articolazione turno, permesso o ferie concesse”.

Ma la delibera approvata dalla giunta, assente solo l’assessore Marco Russo, prevede che il dirigente del settore possa eccezionalmente inviare la visita fiscale anche nei giorni diversi da quelli indicati nel documento. “Un vademecum – accusa il capogruppo Idv Bassam El Zohbi – che è tutto da ridere”.

L’amministrazione, dunque, ha sì tagliato i costi del medico fiscale fino alla fine dell’anno. Ma ha di fatto innescato un caso diplomatico, considerato che, garantendo i controlli nei giorni a ridosso di altre giornate libere del lavoratore, condanna al sospetto di essere un “furbetto” il dipendente che avesse la sventura di ammalarsi di lunedì o alla vigilia di Natale.

“Mi sorprende – dice El Zohbi - il segretario generale che ha fatto passare una delibera nella quale si assicura la visita fiscale solo per quei dipendenti che entrano in malattia un giorno prima o un giorno dopo le festività, lasciando, de facto, i dipendenti nella sicurezza che nel resto dei giorni della settimana, se chiedono la malattia, non riceveranno la tanto temuta visita fiscale”.

Ma c’è un nodo ulteriore da sciogliere, ovvero il privilegio del dirigente di scegliere i casi eccezionali in cui inviare la visita fiscale, ad esempio, di mercoledì. “Ma chi controllerà il dirigente – domanda il consigliere di opposizione - se decide di mandare la visita fiscale ad un dipendente e non ad un altro? E se si ammala un dirigente di venerdì o il 24 dicembre, chi decide se inviargli o meno la visita fiscale?”.

Il caso, insomma, è destinato a far parlare di sé. “Sono certo che i dipendenti comunali siano persone per bene e scrupolose – prosegue El Zohbi - che richiedono la malattia solo se realmente malati, ma questa discriminazione tra giorni feriali e pre festivi è raccapricciante anche perché chi l’ha detto che ammalarsi di venerdì o il 24 dicembre sia sinonimo di un possibile illecito?”. Per lui, le soluzioni più semplici sarebbero state altre: “Un po’ di sano buon senso – dice – avrebbe evitato questa ennesima barzelletta”.

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