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Cronaca San Salvatore / Via Sallustio

Via Sallustio, petizione contro il degrado delle case popolari

Nel complesso del Tricalle vivono da oltre 30 anni circa 250 persone, che denunciano le condizioni di degrado delle case, dove mai l'Ater ha portato a termine interventi di manutenzione, anche urgenti, nonostante le frequenti mobilitazioni dei cittadini

Una petizione contro il degrado delle case popolari di via Sallustio, in zona Tricalle, da anni in condizioni critiche mai risolte. Del documento, inviato al prefetto, al governatore Luciano D’Alfonso, al sindaco Umberto Di Primio, al commissario Ater di Chieti e al comando dei vigili del fuoco, si è fatto promotore il consigliere comunale Udc Mario De Lio, che insieme ai cittadini del quartiere ha denunciato una situazione che dura da anni, senza manutenzione né interventi nonostante le sollecitazioni degli inquilini.

Nel complesso residenziale di via Sallustio vivono, dal 1983, 60 famiglie, ossia circa 250 persone di tutte le età. Negli ultimi 31 anni, stando a quanto denunciano nella petizione inviata alle autorità, “non hanno mai ottenuto interventi e servizi appropriati per l’adeguata conservazione del bene pubblico”.

Già in passato i residenti si erano fatti promotori di raccolte firme per chiedere interventi di manutenzione ordinaria e anche per sollecitare un intervento urgente che sistemasse situazioni di disagio e pericolo. Ma, stando a quel che denunciano, l’Ater non è mai intervenuta.

Così, dalle radici degli alberi cresciuti senza alcun controllo, alla copertura dei tetti staccata a causa delle folate di vento, fino ai marciapiedi in pezzi, i danni non sono mai stati riparati. E i residenti si sono rimboccati le maniche, occupandosi in prima persona della pulizia del verde, vista la latitanza delle istituzioni. Lo stesso hanno fatto per i piccoli interventi di manutenzione.

“Tutto ciò, purtroppo – si legge nella petizione - mette in evidenza la superficialità e la manchevole conservazione del bene pubblico con l’aggravante dell’ indifferenza verso le oggettive richieste dei residenti. Residenti che in parte e con grandi sacrifici hanno acquistato l’alloggio ed i garage, corrispondendo nel prezzo di acquisto,anche le  riparazioni avvenute all’interno dell’appartamento allora in affitto, e le riparazioni dei tetti divelti dovuti agli eventi atmosferici,contribuendo a rimpinguare le casse dell’ente che, con quelle ed altre risorse destinate dalla Regione,poteva sanare le criticità di quel momento senza incorrere in un peggioramento dell’esistente, con aggravi ulteriori di spesa”.

Ma quel che più ha fatto infuriare i residenti di via Sallustio è che nessun seguito è stato dato al “Programma di utilizzo proventi dall’alienazione di alloggi Erp” approvato dalla Regione, secondo cui al complesso del Tricalle sarebbero dovuti essere destinati 200mila euro. Eppure le abitazioni che necessitano del rifacimento delle facciate, degli intonaci, dei tetti, delle persiane, dei marciapiedi, delle fognature sono ancora nelle stesse condizioni.

Inoltre il muro perimetrale, con una incrinatura di circa 20 centimetri, dovrebbe essere messo urgentemente in sicurezza, insieme al manto stradale pieno di buche e ai marciapiedi rovinati dalle radici degli alberi.

Molte delle  abitazioni necessitano di opere di ristrutturazione e manutenzione straordinaria; cioè  necessitano del rifacimento delle facciate, degli intonaci, dei tetti,delle persiane, dei marciapiedi, del percorso urbano interno al complesso,  delle fognature  e della risoluzione più in generale, dei molteplici problemi degli edifici. Tutti lavori che spetterebbero all’Ater, ente proprietario, secondo un accordo sottoscritto con il Comune di Chieti nel 1999. Per questo i cittadini chiedono un intervento urgente, per porre fine ad una “situazione inaccettabile e non più tollerabile da chi oramai da anni si è quasi rassegnato a vivere in una condizione abitativa di quasi indigenza”.

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