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Cronaca

Val Pescara: sette sindaci firmano il protocollo strategico per lo sviluppo

I primi cittadini dei Comuni in cui scorre il fiume Pescara, da Manoppello al capoluogo adriatico, hanno approvato la stesura di uno studio strategico che valuti ambiente, trasporti, servizi e infrastrutture in modo da favorire uno sviluppo unitario del territorio

Sette sindaci di due diverse province uniti per realizzare uno studio strategico sugli argini del fiume Aterno-Pescara per migliorare lo sviluppo dell’area. Si sono riuniti ieri mattina (venerdì 21 febbraio) i primi cittadini di tutti i Comuni su cui scorre l’alveo del fiume: oltre al sindaco di Chieti Umberto Di Primio c’erano quello di Pescara Luigi Albore Mascia, di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci, di Spoltore Luciano Di Lorito, di Cepagatti Sirena Rapattoni, di Manoppello Gennaro Matarazzo e di Rosciano Alberto Secamiglio.

I sette sindaci hanno firmato nella sala conferenze dell’aeroporto d’Abruzzo un Protocollo d’intesa per uno studio strategico dell’area metropolitana Chieti-Pescara. Obiettivo dichiarato è una pianificazione unitaria dell’intero territorio, da Manoppello a Pescara, attraverso uno studio strategico che prenda in considerazione soprattutto ambiente, trasporti, servizi e infrastrutture. In questo modo i diversi comuni della Val Pescara e le loro attività si svilupperebbero su un piano comune e omogeneo, per non lasciare indietro nessuno dei territori in cui scorre il fiume, in cui vivono circa 200mila cittadini, e migliorare la qualità della vita. I primi cittadini promettono di non lasciare spazio al campanilismo, ma di voler fare in modo che i risultati positivi di un Comune siano da traino per gli altri.

Il protocollo è già operativo: già da ieri pomeriggio i responsabili degli uffici tecnici dei sette Comuni si sono riuniti per iniziare a lavorare al piano strategico, che in seguito sarà sottoposto al vaglio del consigli comunali per il recepimento definitivo.

“Dobbiamo iniziare a creare le condizioni perché i Comuni pensino e soddisfino la qualità dei servizi anche attraverso una razionalizzazione degli stessi, evitando inutili sprechi”, commenta il sindaco Di Primio. “Questo progetto ha tutte le caratteristiche per essere vincente – prosegue - perché parte dall’idea: migliorare il territorio partendo dall’esperienza di chi lo vive e chi lo amministra; migliorare il territorio partendo “dal basso”, dai sindaci, un nuovo modello di governance che dovrebbe essere esportato a livello nazionale per il bene di tutto il Paese”.

“Siamo chiamati a migliorare le condizioni attuali – spiega il sindaco di San Giovanni Teatino Marinucci - a partire dai dati reali che abbiamo sotto gli occhi e riuscire quindi a modellare un volto nuovo per l’area vasta che si affaccia sulle sponde del fiume, utilizzando al meglio l’esistente, lavorando su quelle che sono le realtà che oggi abbiamo, migliorandole, facendo sì che esse possano mettersi in sinergia con gli altri elementi che caratterizzano il paesaggio umano, strutturale ed infrastrutturale degli altri Comuni. Questo intervento unitario e coordinato può generare, per le diverse categorie economiche presenti sul territorio, nuove importanti opportunità di sviluppo che rappresenterebbero per le aziende un volano per la ripresa. E ciò – conclude - si tradurrebbe in una rinnovata capacità di attrazione di investimenti, interni ed esterni, che implicherebbero la creazione di nuovi posti di lavoro, rispondendo all’emergenza che viene sentita sempre più impellente nella popolazione”.

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