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Cronaca

"Vai nella parafarmacia di mio figlio e non pagare il ticket". Ortopedico sospeso dall'esercizio della professione

Il medico, Antonio Consorte, 68 anni di Ortona, dovrà rispondere del reato di abuso di ufficio. Le indagini portate avanti dal comando provinciale carabinieri di Chieti

Subito le cure, ma non è premura verso i propri pazienti quella di Antonio Consorte , ortopedico e dirigente sanitario dell’ospedale di Ortona. 

Il medico, di 68 anni, prometteva l’immediata esecuzione della terapia, con prescrizione di infiltrazioni, senza passare dall’obbligatorio pagamento del ticket. A questo si aggiunge il fatto che l’ortopedico invitasse i pazienti ad acquistare fiale di acido ialuronico, presso la parafarmacia di via Monte Maiella ad Ortona di proprietà del figlio. Acquisto, caldeggiato, dalla promessa di uno sconto (poi effettuato)  50 euro al posto di 58.

Il medico è stato sospeso ieri pomeriggio dall’esercizio della professione medica per 10 mesi. Il provvedimento interdittivo, richiesto dal Pm Marika Ponziani ed emesso dal gip del tribunale di Chieti, Isabella Maria Allieri, gli è stato notificato dai carabinieri del comando provinciale di Chieti. L’uomo dovrà rispondere di abuso d’ufficio. Denunciato, invece, il figlio.

Le indagini sono state portate avanti dal comando provinciale dei carabinieri di Chieti. In mattinata la conferenza stampa, alla presenza del tenente colonnello Vittorio Bartemucci, del maggiore Marcello D’Alesio e del luogotenente Bruno D’Antonio.

Le indagini partono nel’aprile 2016, tante e tutte concordanti le testimonianza dei pazienti, ben 120 gli interrogati, acquisite inoltre 372 referti rilasciati dal medico negli anni 2015, 2016 e 2017. In tutte c’era l’indicazione della parafarmacia di via Monte Maiella ad Ortona.

Vai ad acquistare le fiale di acido ialuronico in quella precisa parafarmacia, non ti preoccupare per il ticket e torna così facciamo subito la prima iniezione. Questi, in estrema sintesi, i suggerimenti del medico.

Sulle osservazioni mosse dai pazienti, circa la richiesta di un punto per l’acquisto delle fiale più vicino all’ospedale, il medico insisteva nel dire non c’era nulla nelle vicinanza (cosa non vera) e di recarsi dal figlio.

Il ciclo prevedeva dalle 4 alle 8 infiltrazioni. Il costo della prestazione dovuta e non pagata era di 46,15 euro (incluse 10 di ricetta medica) per il ticket. Il danno per il mancato incasso è di 1290 euro.

Il medico nonostante sia stato destinatario di un “avviso garanzia” ha continuato nella sua condotta. Al fine di interrompere tale attività, è arrivata la sospensione per 10 mesi dall’esercizio per il pubblico servizio. 
 

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