Usura ed estorsione: 5 arresti a Lanciano, sequestrati beni per un milione e mezzo
L'operazione, denominata Wild Horse, ha fatto luce su una serie di reati commessi tra gennaio 2009 e novembre 2012. Denunciate anche otto persone
Cinque persone tratte in arresto, 8 denunciate a piede libero e beni immobili sequestrati per un valore di un milione e mezzo di euro nel frentano. Questo è il bilancio dell’attività d’indagine denominata “Wild Horse” avviata giugno dai carabinieri della compagnia di Lanciano.
Cinque persone, tutte pregiudicate - quattro casertani e un lancianese, tutti residenti nel frentano - sono state raggiunte questa mattina da altrettanti provvedimenti di custodia cautelare in carcere, emessi dal gip del Tribunale di Lanciano, accusate a vario titolo di usura, estorsione e rapina. I reati sono stati commessi tra gennaio 2009 e novembre 2012. Le vittime, privati e commercianti, hanno raccontato di essere state picchiate quando non riuscivano a pagare le rate settimanali da 500 euro che i cinque pretendevano.
L’operazione ha interessato i comuni di Lanciano, Frisa, Castel Frentano e San Vito Chietino: tredici le perquisizioni domiciliari che hanno permesso di recuperare l’abbondante documentazione che comprovava l’attività illecita svolta dagli arrestati e sequestrare altresì beni mobili e immobili tra cui 23 automobili, una villa a Castel Frentano, due appartamenti a San Vito, due attività commerciali a Lanciano, una villa a Torre Annunziata e un conto corrente intestato a uno degli arrestati.
L'inchiesta, condotta dal sostituto procuratore di Lanciano Rosaria Vecchi, è partita dalla denuncia di 6 vittime a Lanciano. Dieci gli indagati in tutto.