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Cronaca

Unesco: Chieti sostiene la candidatura di Minamishimabara a patrimonio culturale

Il sindaco Di Primio: "Da Chieti con forte senso istituzionale e partecipazione ci facciamo portavoce della candidatura delle Chiese e i Siti Cristiani di Nagasaki a patrimonio culturale Unesco"

La città di Chieti sosterrà la candidatura di Minamishimabara a patrimonio culturale Unesco. Lo rende noto il sindaco Umberto Di Primio: nelle prossime settimane il governo nipponico, dovrà decidere quali saranno i luoghi nazionali da destinare a tale prestigiosa candidatura.

Attualmente le “Chiese e i Siti Cristiani di Nagasaki”, comprendenti le rovine del castello di Hinoe e del castello di Hara di Minamishimabara stanno ottenendo un forte appoggio a livello nazionale specialmente grazie alla pubblicità mediatica.

“Chieti e il Giappone sono così lontane geograficamente, eppure così vicine per tanti altri aspetti cui va reso sicuramente merito al nostro grande concittadino, Padre Alessandro Valignano, missionario e gesuita, che, circa quattrocento anni fa, intraprese un lungo viaggio verso la terra nipponica – ha commentato Di Primio -.  Minamishimabara alla fine del sedicesimo secolo era fulcro della propagazione della fede cristiana in Giappone e il nostro grande gesuita, “il Visitatore”, fu senz’altro il primo a gettare le basi per uno scambio culturale tra i due Paesi”.
Nel 2012 è avvenuta la prima visita ufficiale a Chieti della delegazione giapponese, da qui in poi si sono intensificati gli scambi culturali, che hanno visto protagonisti sopratutto gli studenti. “Oggi – chiude il sindaco - da Chieti con forte senso istituzionale e partecipazione ci facciamo portavoce della candidatura delle Chiese e i Siti Cristiani di Nagasaki a patrimonio culturale Unesco”.

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