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Cronaca Taranta Peligna

Truffa del postamat, finge di voler acquistare il divano online ma sottrae quasi 1500 euro al venditore

Denunciato un 34enne di Taranta Peligna. La maxi indagine dei carabinieri di Sacile ha coinvolto tante province italiane

C'è anche un 'truffatore' della provincia di Chieti tra i 17 denunciati dai carabinieri di Sacile (Pordenone) che hanno scoperto una serie di truffe online ai danni di svariati residenti nelle province di Treviso e Pordenone.

La rete di truffatori operava in tutta Italia realizzando la cosiddetta truffa del postamat. Nei guai è finito anche un 34enne di Taranta Peligna: dalle indagini è emerso che aveva truffava 1.450 euro a un 48enne da Brugnera per la vendita di un divano al medesimo prezzo.

Come racconta TrevisoToday le vittime, tutte residenti nelle province di Pordenone e Treviso, dopo aver inserito i loro beni in vendita su varie piattaforme online venivano contattate da fantomatici compratori che, in maniera assolutamente gentile e convincente, si fingevano interessati agli oggetti. Al momento di stabilire le modalità di pagamento, i truffatori convincevano le vittime dell’esistenza di un sistema di accreditamento del denaro in linea diretta presso gli sportelli Postamat mediante il semplice inserimento della tessera e seguendo in tempo reale le indicazioni fornite al telefono dagli astuti truffatori.

In questo modo i soldi, anziché essere accreditati al venditore, finivano nelle carte Postepay evolution dei truffatori, in alcuni casi anche per importi notevolmente superiori a quelli pattuiti per la vendita del prodotto.  L’indagine, conclusa dopo prolungati accertamenti svolti acquisendo ingenti dati, riscontri dalle compagnie telefoniche, verifiche su piattaforme online e sul sito di Poste italiane, ha permesso di identificare e raccogliere inconfutabili elementi di reità nei confronti dei truffatori tutti già denunciati in precedenza per tale tipologia di reato perpetrato con lo stesso modus operandi. Si tratta charamente di truffa aggravata poichè i truffatori hanno approfittato di circostanze di tempo e luogo che limitano ed ostacolano la difesa privata (come la distanza e l’assenza di rapporto diretto tra acquirente e venditore).

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