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Cronaca Bucchianico

Truffa della biancheria, scatta la denuncia per calunnia: "No porta a porta, ma in un centro commerciale di Chieti"

L'azienda coinvolta si è rivolta a un legale. Secondo i carabinieri di Bucchianico tre signore erano incappate in una propria truffa che ha permesso a un'abile venditrice di vendere 85 mila euro di biancheria

Scatta la contro denuncia per calunnia e diffamazione da parte dell'azienda frusinate coinvolta nella 'truffa della biancheria' che qualche giorno fa aveva portato i carabinieri della stazione di Bucchianico alla denuncia di una venditrice.

Come riporta Frosinonetoday la ditta citata, che si occupa della vendita di biancheria della casa ed elementi di arredo, si è rivolta all'avvocato che avrebbe riportato un'altra verità. "A cominciare dal fatto che l'anziana ha soltanto 63 anni  e dunque non stiamo parlando di una sprovveduta - si legge - e che, a fronte dei 65 mila euro di spesa, ne aveva versati soltano diecimila e che già da un anno aveva sospeso i pagamenti e, non meno importante, il fatto che il figlio della presunta vittima della truffa aveva chiesto alla banca di accendere un mutuo e che gli era stato respinto perchè la madre risultava morosa".

L'uomo a seguito di questi fatti aveva presentato una denuncia nei confronti della ditta per circonvenzione di incapace. L'azienda della provincia di Frosinone ha querelato mamma e figlio. Il legale dell'azienda inoltre ha precisato che non c'è mai stata alcuna vendita porta a porta: "La merce viene esposta in un grande centro commerciale di Chieti. Gli interessati lasciano il loro recapito e vengono successivamente ricontattati dalla ditta. La signora era stata presentata all'azienda dalla nuora che aveva acquistato in precedenza la merce e che aveva pagato fino all'ultimo centesimo". 

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