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Cronaca Casacanditella

"Paga i debiti per l'abbonamento della rivista o ti portiamo in tribunale": smantellata la banda di truffatori

Un pensionato di Casacanditella ha versato oltre 3mila euro dei 5mila richiesti dalla banda, ma poi si è rivolto ai carabinieri, che hanno individuato e denunciato tre persone

I truffatori le inventano davvero tutte pur di spillare denaro, specialmente alle persone anziane e più indifese. Questa volta, si sono inventati vecchi abbonamenti a riviste mai saldati, pur di riuscire a ottenere qualche migliaio di euro. Ma una delle vittime, un pensionato di Casacanditella, si è accorto che qualcosa non andava e ha raccontato tutto ai carabinieri, che dopo un'accurata indagine hanno denunciato un uomo di 29 anni di Sesto San Giovanni (Milano), un 54enne di Napoli e una donna di 59 anni di Oristano. 

La formula della truffa era ben collaudata e ha colpito diversi centri della provincia di Chieti. I tre studiavano bene le loro vittime, per agire al momento giusto ed esigere il saldo di un debito mai esistito, paventando l'idea di una causa in tribunale e delle spese legali. Gli anziani, per evitare problemi e lungaggini, finivano per pagare, somme fino a 3mila euro. 

Quando la prima vittima ha denunciato tutto all'Arma, ha raccontato che i tre chiedevano 5mila euro per pagare l'abbonamento a una rivista delle forze dell'ordine. Così, l'ignaro pensionato aveva versato tramite bonifico 3.200 euro, facendosi venire qualche sospetto prima di saldare la somma restante. 

Grazie al codice Iban a cui era stato effettuato il bonifico, i carabinieri sono riusciti a individuare i truffatori. Ma l'indagine prosegue, perché con lo stesso metodo potrebbero essere state ingannate altre persone, da un gruppo più ampio e ben organizzato. 

Purtroppo, i tentativi di truffa agli anziani sono sempre più numerosi e fantasiosi. I malviventi arrivano a fingersi corrieri che devono consegnare corrispondenza, medici, parenti o amici di famiglia, addirittura falsi investigatori esponenti dell'Arma dei carabinieri.  

C'è poi il classico trucco, ben congegnato, del falso incidente, con avvocati e forze dell'ordine, rigorosamente finti, che chiedono soldi per "liberare" figli o nipoti da eventuali conseguenze; i falsi volontari che chiedono offerte per fantomatiche associazioni benefiche.

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