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Cronaca

Sanità, Dermatologia e il centro melanomi da Chieti al Bernabeo di Ortona

Il trasferimento dovrebbe essere effettivo all'inizio dell'estate, ma le polemiche sono già esplose

Il reparto di Dermatologia, con il centro per la cura dei melanomi del Santissima Annunziata si trasferisce all’ospedale Bernabeo di Ortona. Una notizia emersa qualche giorno fa che non sta mancando di scatenare polemiche. Il trasferimento dovrebbe essere effettivo all’inizio dell’estate, ma le lamentele non si placano. 

Insorge il consigliere comunale teatino Emiliano Vitale (Forza Italia), che attacca la Regione rea di aver favorito “una macelleria sanitaria”. Secondo l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci, “con questo trasferimento si completa un’offerta che permette ai pazienti di avere un percorso terapeutico completo”. Per lui, le scelte sanitarie regionali sarebbero compiute “a discapito della sanità pubblica e della città di Chieti”.

“Ma a Paolucci - incalza Vitale - sfuggono delle riflessioni, in primis chi si fa assistere da Dermatologia, non solo solo i malati tumorali, e che il professor Fanfani presta la sua professionalità anche al reparto di Ginecologia ed ostetricia di Chieti dove si registra un significativo incremento di degenti e di assistiti dopo la chiusura del Punto nascita di Ortona, che di fatto sta mettendo a dura prova il personale medico, infermieristico e ausiliario del policlinico del capoluogo”. Proprio ieri (lunedì 18 aprile) al Santissima Annunziata è nato il 640esimo bambino dall’inizio del 2016, ovvero, calcola Vitale “più di sei nascite al giorno”. 

“Provi ad immaginare l'assessore Paolucci - prosegue - il "saldo" al 31 dicembre e tutto questo con sole 15 ostetriche full time, escluse le tre temporanee, 3 in maternità e le 5 part time, costrette a turni massacranti e con il conseguente aumento della percentuale di rischio. Personalmente non mi dispiace che il Punto nascita di Chieti sia un punto attrattivo d'eccellenza, però certe eccellenze andrebbero attenzionate e valorizzate”.

“La Regione - prosegue - invece di mettere a disposizione del nosocomio teatino azioni dirette alla conservazione e miglioramento di assistenza sanitaria pubblica,trasferisce reparti come Dermatologia, depotenziando ancora il Santissima Annunziata, ma non risolve il problema del reparto di Ostetricia e ginecologia, magari procedendo ad una separazione, avendo spazi e possibilità e nuovo personale. Inoltre, anche il pronto soccorso del nosocomio teatino sta letteralmente esplodendo e ogni giorno solo grazie all'abnegazione e professionalità degli addetti si riesce a smaltire le richieste di soccorso dei pazienti in emergenza”.

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