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Cronaca

Le tessere "abbruzzesi": attivato il processo di sostituzione

Dopo lo scandalo delle 65mila nuove tessere sanitarie con la scritta Abruzzo con due "b", intervento della Regione "a tutela dell'immagine"

L' "Abbruzzo" ringrazia per la bella figura. Dopo lo scandalo delle 65mila nuove tessere sanitarie consegnate con tanto di errore grammaticale agli utenti: alla voce Regione infatti, Abruzzo è stato scritto con due "b", la Direzione Sanità regionale ha chiesto e ottenuto chiarimenti alla società informatica Sogei.

Quest'ultima, infatti, gestisce per conto del Ministero dell'Economia la stampa dei tesserini, compresi quelli messi in circolazione e contenenti l'errore grossolano che ha già fatto il giro del web. Nel pomeriggio la Sogei ha fatto sapere di aver attivato il processo di sostituzione delle tessere sanitarie con la dicitura errata. Operazione che, come precisato, non comporterà nessun tipo di onere a carico del cittadino e dello Stato.

A segnalare la beffa in principio è stato un teatino, che su Facebook ha pubblicato una foto ritraente l'immagine della propria tessera sanitaria, rilasciata il 18 settembre, taggando diversi contatti. Come era prevedibile, l'immagine è stata ripresa da amici di amici, tra indignazione, divertimento e rassegnazione, fino ad arrivare sul blog di Giampiero Riccardo, coordinatore regionale Idv, che ammonisce: "Qualcuno sicuramente dirà: 'Va beh...si capisce lo stesso'. Io credo che l'incapacità è un virus: meno si diffonde, meglio è per tutti".

Insomma, un danno di immagine di cui tutti avremmo fatto a meno. In attesa della tessera sanitaria sostitutiva, quella attualmente a disposizione, seppur con una "b" di troppo, è valida a tutti gli effetti.

 

 

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