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Cronaca Pretoro

Strada chiusa per il Rifugio Pomilio, sindaco di Pretoro: “Tanti anni di abbandono”

Il primo cittadino pretorese Giangiulli chiede l’avvio dei lavori di manutenzione stradale. Critiche anche da consigliere regionale Taglieri (M5s)

“In qualità di sindaco di Pretoro esprimo solidarietà al collega sindaco di Rapino, Rocco Micucci e condivido le criticità evidenziate relative all’Ordinanza con la quali si dispone la chiusura del traffico veicolare del tratto stradale”. Sono le parole del sindaco di Pretoro, Diego Giangulli che arrivano dopo la chiusura, del 2 gennaio scorso, della strada provinciale che porta al rifugio Pomilio e la successiva diffida lanciata dal sindaco di Rapino, Rocco Micucci che ha raccolto l’allarme lanciato dal gestore del rifugio alpino.

È un dato di fatto che il tratto stradale per tanti anni non è stato interessato da lavori e manutenzioni tali da garantire la pubblica incolumità ed una fruibilità in sicurezza, pertanto è ovvio che vada inibito al traffico veicolare, specie nel periodo invernale. E’ invece incomprensibile il fatto che nell’ Ordinanza non siano state previste eccezioni per i portatori di interesse, dal Sindaco, alle Forze dell’Ordine, ai manutentori degli impianti che erogano sevizi pubblici, ai gestori del Rifugio Pomilio. Transito da garantire necessariamente a tali soggetti, muniti di mezzi idonei ed adeguatamente attrezzati. In particolare i sindaci non hanno solo il diritto, ma hanno soprattutto il dovere di accedere nei propri territori per l’espletamento delle funzioni che loro appartengono: competenze sanitarie, di pubblica sicurezza e di protezione civile.

Questo l’auspicio del sindaco di Pretoro:

Nell’auspicare che questa sia l’occasione per affrontare in modo decisivo la annosa problematica ed evitare per gli anni futuri che una delle strade più belle e panoramiche d’Abruzzo sia chiusa al traffico, invito i competenti uffici e le gli organi politici della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo ad adoperarsi per reperire e stanziare le risorse necessarie affinché si possano finalmente eseguire i lavori manutentivi utili alla messa in sicurezza del tratto viario, nell’interesse dell’intero comprensorio turistico e delle comunità limitrofe.

Duro il commento, sulla questione, del consigliere regionale, Francesco Taglieri (M5s):

“Il Presidente della Provincia Mario Pupillo ha firmato un’ordinanza il 31 dicembre 2019, facendo così aprire il nuovo anno a questo territorio con la peggiore delle sorprese. La motivazione con cui si spiega la scelta sta nel fatto che l'Ente Parco Nazionale della Majella, che gestiva il tratto prima di riconsegnarlo alla Provincia, non avrebbe effettuato i doverosi lavori di manutenzione. Una spiegazione che, a nostro avviso, non regge, dal momento che l'Ente Provincia è sempre rimasto 'soggetto attuatore' dei progetti di sviluppo per quel tratto di strada, e che era comunque un dovere dell'amministrazione avere sempre un attento controllo dell'area, alla luce delle problematiche che già si ripetevano negli anni precedenti. Il transito resta vietato ai veicoli di soccorso e ai gestori del rifugio che non possono così offrire un servizio essenziale per la montagna anche alla luce del fatto che il Rifugio è punto di ritrovo per il soccorso alpino. L’ordinanza sancisce, inoltre, che non sia previsto il passaggio dello spazzaneve essendo la quota della strada superiore ai 1700 metri. Una precisazione millimetrica che, se si tenesse conto della morfologia del territorio e del ruolo che il rifugio è chiamato a svolgere, potrebbe essere più elastica, dato che il tratto oggetto di chiusura è di soli 3km, consentendo a tutti, operatori e turisti, di vivere la stagione invernale con i dovuti servizi”.

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