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Cronaca

Stamina: "Se il via libera alla sperimentazione va male in Abruzzo andremo all'estero"

Davide Vannoni e Marino Andolina in Abruzzo per la riunione della commissione Sanità sul metodo di cura. Domani incontro al Liceo "Mattioli" di Vasto. Forse anche "Le Iene"

"Se il via libera alla sperimentazione del metodo stamina va male qui in Abruzzo, non abbiamo più speranze in Italia, andremo all'estero" se però "qui avranno gli attributi per portare avanti una metodica che è dimostrato che funziona, credo che L'Aquila sarà il posto in cui andremo a lavorare" è quanto ha detto Marino Andolina, uno dei promotori del metodo Stamina, oggi all'Aquila col professor Davide Vannoni per la riunione della commissione Sanità del Consiglio regionale d'Abruzzo organizzata sul metodo di cura.

L'organismo abruzzese si sta interessando alla sperimentazione, bloccata nel resto del Paese. Da qui infatti arriva la storia di Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele ricevuta da Papa Francesco che è in attesa, in questi giorni, della decisione del giudice sul via libera alla cura Stamina.

In una recente risoluzione approvata dal Consiglio regionale d'Abruzzo, primo firmatario il consigliere Emilio Nasuti, si afferma il diritto al metodo Stamina per i pazienti negli ospedali in qualità di 'cura compassionevole' ma, la bocciatura del metodo da parte del Comitato scientifico prima e del ministero della Salute poi, ha rimesso tutto in discussione. ""Il ministero della Salute ci blocca dappertutto, le aggressioni sono state terribili. Non c'è un problema di lobby ma di cosca - ha proseguito Andolina -  Il comitato scientifico nazionale ha detto cose che spero siano perseguibili da una Procura della Repubblica come il fatto che le cellule sono pericolose perché possono trasferire Aids ed Epatite. Allora vanno vietate tutte le trasfusioni di sangue, visto che gli esami sono gli stessi. Ma la nostra terapia in 250 iniezioni non ha prodotto uno starnuto, né una linea di febbre".

"Quello di oggi è un incontro tecnico, portiamo dati e strumenti per poter decidere. Il ministro Lorenzin questi dati non li ha neanche visti, non li ha raccolti e non li ha fatti raccogliere dal suo ospedale" ha aggiunto Davide Vannoni "Si tratta di dati di più di 50 medici sparpagliati in diversi ospedali pubblici d'Italia, che hanno visitato i pazienti che abbiamo in cura a Brescia - ha continuato - Lorenzin ha nominato un comitato scientifico assolutamente non super partes, di gente che si era espressa contro Stamina prima di essere nominata, quindi senza neanche prendere una carta o mandare i medici a visitare i pazienti. Oggi la medicina ufficiale non lascia ai malati altra possibilità di cura". Vannoni ha sottolineato che "ci sono cinque Paesi esteri che ci hanno chiesto di portar loro la nostra metodica, ho già parlato con ministri e ambasciatori, c'è un Paese europeo, alcuni dell'America Latina, dell'Africa, dell'Arabia".

Domani Vannoni sarà a un convegno al Liceo Scientifico "Mattioli" di Vasto, dove è attesa anche una troupe de "Le Iene". Ci sarà anche Andrea Sciarretta, il papà della piccola Noemi, presente anche oggi all'Aquila per la figlia.

A gennaio i due promotori del metodo Stamina saranno all'università di Miami con Camillo Ricordi, tra i massimi esperti nel trapianto di 'insulae pancreatiche', per una sperimentazione biologica sulle cellule.

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