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Cronaca

L'ordine degli architetti contro il Mibac: "No sede Soprintendenza a Chieti"

L'ente accorperà la Soprintendenza archeologica di Chieti e la Soprintendenza Belle arti e paesaggio dell'Aquila. Gli architetti aquilani protestano

L'Ordine degli architetti della provincia dell'Aquila si scaglia contro la decisione del ministero dei Beni culturali che, nel decreto sul completamento della riorganizzazione del Mibac, ha assegnato a Chieti la sede della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio d'Abruzzo.

L'ente accorperà la Sovrintendenza archeologica di Chieti e la Sovrintendenza Belle arti e paesaggio dell'Aquila. Ma Edoardo Compagnone, presidente dell'ordine provinciale degli architetti, lo definisce "un vero e proprio scippo".

Secondo la riforma del Ministero dei beni culturali, Chieti avrà la sede della Soprintendenza regionale, già trasferita in via provvisoria nel 2016 con l'esclusione, fino al 31 dicembre 2019, della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città dell'Aquila e dei comuni del cratere.

E già tre anni fa dall'Aquila si alzò un polverone contro la riforma dell'allora ministro Franceschini che aveva individuato in Chieti (in via degli Agostiniani) la sede ideale per accorpare LA Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo a quella Archeologica.

"Si tratta dell'unica Sovrintendenza regionale in Italia - prosegue Compagnone - che non ha sede nel capoluogo di regione: tutto questo mentre all'Aquila si stanno compiendo grandi sforzi per riportare uffici e sedi di associazioni pubbliche e private, necessarie per rivitalizzare il tessuto sociale, ma anche economico del territorio".

L'ordine degli architetti aquilano annuncia una mobilitazione di massa per rivendicare la sede regionale della Sovrintendenza. Per lo stesso risulta incomprensibile la decisione del Mibac di scegliere Chieti per la sede unica.

Sull'argomento da Chieti non ci sono ancora state prese di posizione ufficiali mentre il sottosegretario ai beni culturali, Gianluca Vacca, pur ammettendo di poter fare ben poco per gli aquilani dal momento che si parla di un provvedimento varato dal precedente governo, si dice contro la chiusura della Soprintendenza unica per la città dell’Aquila e i comuni del Cratere.

   

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