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Cronaca

No al gioco d'azzardo: premiato il bar Cigno di Chieti scalo

Gli studenti del Gonzaga questa mattina hanno premiato l'attività di Marzia Calcagna in relazione alla scelta di non avere nel proprio locale le slot machine

Costruire un Mondo dove sia piacevole vivere, offrire spazi dove poter giocare ed esprimersi.  Questo il messaggio lanciato dagli studenti del Liceo Gonzaga di Chieti con lo "Slotmob", un'iniziativa nata per mobilitare la cittadinanza contro le nuove povertà e la dipendenza dal gioco d’azzardo.

Questa mattina i ragazzi, al termine di un percorso di alternanza scuola-lavoro realizzato con il Comitato SlotMob, il dirigente scolastico Grazia Angeloni e i docenti,  hanno premiato il bar Gran caffé Cigno di Chieti Scalo in relazione alla scelta di non avere nel proprio locale le slot machine.

"Il mio bar è fatto per le persone, per la cultura e non per l’isolamento". Così Marzia Calcagna, titolare dell'attività, ha spiegato la sua scelta etica.

L’incontro di questa mattina è stato animato da balli e letture di testi, dal biliardino e da un animato tiro alla fune, ha visto i ragazzi attivi nel raccontare il percorso fatto sui temi dell’azzardo e della ludopatia.  Presenti all’iniziativa l’assessore al commercio del comune di Chieti Carla Di Biase, il consigliere comunale Marco di Paolo, la dirigente del SerD dell’ASL di Chieti, Paola Fasciani, la presidente della Confcommercio della provincia di Chieti, Marisa Tiberio, la presidente cittadina di Confesercenti Chieti, Marina De Marco, la direttrice della CNA Chieti, Letizia Scastiglia e i rappresentanti dell’associazione Erga Omnes e dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.

Gli interventi dei partecipanti all’incontro ha permesso di far emergere delle interessanti iniziative di prossima realizzazione proprio sul tema dell’azzardo dove sono coinvolti alcuni degli organismi come il SerD e la Confcommercio e tutte le iniziative realizzate negli anni come quelle proprio del Comitato cittadino di Slotmob attivo fin dal 2013 con le prime iniziative di sensibilizzazione sul tema.

Interessanti i dati raccolti dai studenti da fonte AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli): per slot machine e videolottery il consumo pro-capite nella città di Chieti è di 955 euro, per una spesa complessiva nel 2016 di oltre 49 milioni di euro sul territorio comunale. Oltre all’aspetto economico, è la dimensione relazionale, familiare, lavorativa e anche sociale delle nostre città che preoccupa e che impegna il SerD - Servizio Dipendenze Patologiche di Chieti in un’incessante attività di cura delle dipendenze da gioco d’azzardo patologico. 

“Siamo davvero orgogliosi del fatto che una nostra associata abbia saputo mettere in evidenza la responsabilità sociale di un’impresa non solo dal punto di vista di una corretta gestione economica ma anche dal punto di vista sociale in senso stretto regalando- ha detto commentato la presidente Concommercio Chieti, Marisa Tiberio - un messaggio positivo all’intera categoria e, di conseguenza, alla collettività".

Gli studenti hanno espressamente chiesto al comune di Chieti, alle associazioni dei commercianti e alle banche la riduzione degli orari di gioco,  la destinazione degli incassi delle contravvenzioni alle Asl per la cura e la prevenzione del Gap, la realizzazione di incontri con gli operatori commerciali della filiera dell’azzardo e formazione sull’individuazione dei comportamenti a rischio dei giocatori patologici.

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