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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lo sfogo dei vigili del fuoco: "Ci davano disposizioni confuse anche durante le emergenze"

Lettera al vetriolo dopo il saluto del comandante provinciale. L'Uilpa Chieti: "L'ex comandante ci rimproverava di non conoscere bene l'italiano perché non siamo andati al liceo e all'università. Sono stati tre anni di provvedimenti parziali e occasionali"

Lettera al vetriolo da parte dei vigili del fuoco dell’Uilpa Chieti, dopo il saluto di congedo del comandante provinciale Vincenzo Palano, che il 15 settembre lascerà l’incarico attuale per assumere quello di dirigente dell’Ufficio di Staff del Capo Dipartimento per le questioni normative.

Donato D’Arcangelo, segretario generale territoriale Uilpa Chieti, si fa portavoce del malcontento di alcuni pompieri approfittando dello sfogo dell’ormai ex comandante relativo al bilancio negativo degli ultimi tre anni.

“Non sappiamo quali erano le intenzioni- si legge nella lettera dell’Uilpa-  ma di risultati positivi neanche l’ombra. L’ex comandante ci rimproverava spesso di non conoscere bene l’italiano perché non siamo andati al liceo e all’università…ma quello che proprio ci rifiutiamo di capire – prosegue la lettera -  il concetto di dare a tutti senza ricevere in cambio niente. Ma cosa dovrebbe ricevere in cambio un vigile del fuoco dopo aver fatto il proprio dovere ? Perché dovremmo dare ad alcuni e ad altri no? Noi ci siamo sempre accontentati solo della stima e dell’ammirazione della gente per il nostro lavoro. Tutti i cittadini ci sono sembrati allo stesso modo in diritto di ricevere i nostri servizi. forse è proprio vero che siamo gente ignorante di campagna!”.

Lo sfogo del sindacato prosegue ricordando le lamentele ricevute negli ultimi tre anni da parte di sindaci, imprenditori, ingegneri e cittadini “per l’arroganza e la maleducazione con cui alcuni dipendenti si sono trasformati in sceriffi che volevano finalmente mettere in riga una provincia da far west”. Quelli con Palano, a detta di una parte dei vigili del fuoco di Chieti, “sono stati tre anni di provvedimenti parziali e occasionali, per accontentare qua e là qualche ruffiano e alcuni raccomandati. Durante le più gravi emergenze – rivela ancora D’Arcangelo - abbiamo ricevuto disposizioni organizzative confuse e contraddittorie, ma ce la siamo cavati lo stesso con la nostra esperienza”.

L’unico punto condiviso con il testo di commiato dell’ultimo comandante è che per i vigili del fuoco si prevede un periodo di altrettanta fatica. “Siamo consapevoli che la sicurezza antincendio delle principali strutture pubbliche della provincia, ospedale di Chieti, università, teatro Marrucino, fiera di Lanciano, sono precarie come tre anni fa e data la crisi economica lo saranno purtroppo ancora per altri anni chiunque sarà il comandante dei vigili del fuoco".

La lettera velenosa si conclude comunque con augurio al nuovo dirigente per l’incarico. “Noi – annunciano i vigili del fuoco- sapremo rimboccarci le maniche per recuperare il tempo perduto e soprattutto per recuperare la stima e la benevolenza dei nostri concittadini“.

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