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Cronaca Lanciano

'Sciopero intelligente', parte da Lanciano la petizione promossa da Fit Cisl

Si parla di una proposta di legge di iniziativa popolare volta a regolamentare il diritto di sciopero, modificando la Legge 146/90 in favore dei lavoratori

La Fit-Cisl ha presentato in questi giorni una petizione per una proposta di legge denominata “contrasto all’indebito arricchimento delle imprese sovvenzionate con contributi pubblici in caso di sciopero, attraverso modifiche alla Legge 12 giugno 1990 n° 146”. L'iniziativa è stata denominata, più semplicemente, "Sciopero intelligente", e ieri è stata illustrata a Lanciano dal Segretario Generale Cisl Trasporti, Giovanni Luciano, e dal Segretario Fit Cisl Abruzzo Molise, Alessandro Di Naccio. E' proprio dal capoluogo frentano che parte anche in Abruzzo questa campagna nazionale.

SCIOPERO INTELLIGENTE - Il concetto di "sciopero intelligente" nasce dal fatto che utenti, lavoratori e sindacati sono stanchi di scioperi che non portano altro se non disagi per gli utenti e rabbia per i lavoratori, i quali continuano a non vedere rispettati i propri diritti da parte delle aziende. Gli utenti sono costretti a subire sempre più frequentemente la riduzione dei servizi: basta pensare alle interruzioni dei trasporti su autobus e metropolitane, che ogni volta lasciano a terra milioni di persone. I lavoratori, dal canto loro, perdono parte dello stipendio per le giornate di sciopero effettuato, senza risolvere niente. Le aziende, infatti, in caso di sciopero non usano i propri mezzi, non consumano benzina, non usano elettricità e non pagano i lavoratori, ma ricevono comunque i soldi pubblici per un servizio che in quel momento non stanno fornendo.

CAMBIARE LE REGOLE - Stanti così le cose, lo sciopero inteso come lo abbiamo visto fino ad oggi è sostanzialmente inutile. Ecco perchè la Fit-Cisl vuole cambiare le regole contenute nella legge n. 146 del 12 giugno 1990 che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

LE PROPOSTE - Si propone che, in caso di effettuazione di uno sciopero nazionale di durata superiore alle 24 ore effettuato a sostegno del rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, le aziende che ricevono soldi pubblici per oltre il 50% del fatturato siano costrette a versare una quota parte di tali soldi nei fondi di solidarietà bilaterale della categoria. Si pensa inoltre a indennizzare, seppur parzialmente, gli utenti per i disagi subiti in caso di sciopero, ad esempio consentendo ai passeggeri di accedere gratuitamente al servizio durante le fasce cosiddette "garantite" (cioè non facendo pagare il biglietto). "Così fatta - spiegano dalla Fit Cisl - la nostra proposta di legge fa sì che in caso di sciopero anche sulle aziende ricada un consistente effetto economico negativo che sarebbero portate a voler scongiurare, rispettando semplicemente i diritti dei lavoratori".

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