Sciopero dei benzinai da stasera fino a venerdì, o forse no
Da stasera (martedì 8 novembre) fino a venerdì 11, pompe chiuse su strade e autostrade per protestare contro il Governo. E' la prima di una lunga serie di scioperi ma in mattinata è stata convocata una riunione d'urgenza coi sindacati di categoria. Ci ripenseranno?
Mentre i cittadini sono in coda ad assicurarsi gli ultimi pieni prima dello stop di tre giorni e mezzo dei benzinai, il Ministero dello Sviluppo Economico potrebbe formulare delle proposte ai sindacati al fine di scongiurare lo stop, che si preannuncia essere solo il primo di una lunga serie. Intanto la serrata è prevista a partire dalle 19 di stasera martedì 8 novembre in città (dalle 22 in autostrada), fino alle 7 di venerdì mattina (le 6 in autostrada).
Lo sciopero nazionale è stato indetto dal per protestare contro il Governo Coordinamento nazionale unitario dei Gestori di Faib Confesercenti e da Fegica CislIl nodo centrale dell'aspro riguarda il bonus fiscale che scade a fine 2011 e del quale si chiede il rinnovo. inadempiente rispetto agli impegni più volte assunti nei confronti della categoria, mettendo a rischio di fallimento circa 25.000 piccole imprese e i 140.000 posti di lavoro degli addetti occupati.
Il lungo stop non coinvolgerà le due regioni colpite dalle alluvioni: Liguria e Toscana.
Dicevamo, lo sciopero potrebbe anche essere revocato, ma si saprà solo poche ore prima in quanto il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Stefano Saglia, d'intesa con il Ministro Paolo Romani, ha convocato per questa mattina alle 12 un incontro con le associazioni dei distributori di benzina nel quale avanzerà ufficialmente le proposte del Ministero per risolvere la vertenza in corso.
Tra le proposte sul tavolo del Ministero ci sarebbe anche quella di rendere strutturale il bonus fiscale da sei millesimi inserendolo al posto del contributo per gli alluvionati, una volta esaurita l’emergenza nelle aree colpite. Si tratta fino all'ultimo insomma.