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Cronaca San Giovanni Teatino

Rissa tassisti: Confartigianato Taxi chiede presidio di vigili e tavolo di confronto

Il presidente Colalongo accusa il Comune di Pescara di non aver ancora individuato i 9 da far turnare in aeroporto. Sono due pescaresi i protagonisti della zuffa di lunedì, uno è finito al pronto soccorso

Un presidio di polizia municipale in aeroporto, “almeno durante le ore di sbarco dei passeggeri al fine di garantire il rispetto delle regole. Le norme che permetterebbero un normale svolgimento del servizio ci sono, vanno solo applicate”. Lo ha chiesto Luigi Colalongo, presidente Confartigianato Taxi, in due incontri ieri (martedì 10 settembre) con il prefetto di Chieti Fulvio Rocco de Marinis e oggi (mercoledì 11 settembre) con quello di Pescara Vincenzo D’Antuono.

Una necessità urgente dopo l’incidente di pochi giorni fa (lunedì 9 settembre), quando due tassisti pescaresi – e non un teatino e un pescarese, come diffuso nei primi momenti dopo lo spiacevole incidente – sono stati protagonisti della zuffa che ha animato l’aeroporto d’Abruzzo di San Giovanni Teatino. Lo precisa proprio Colalongo, presidente Confartigianato Taxi, parlando di “un non-contatto fisico”, sebbene quello che ha avuto la peggio si sia rivolto al pronto soccorso della città adriatica.

La residenza dei due litiganti tuttavia non rende meno grave una diatriba che va avanti da mesi.  Il servizio dei teatini all’aeroporto d’Abruzzo è iniziato tre giorni fa, come preannunciato agli organi competenti, e la situazione è apparsa immediatamente tesa. Colalongo condanna “ogni genere di comportamento violento, ma sono altrettanto certo che gli agenti di polizia, presenti sul posto al momento dello spiacevole episodio,  faranno emergere la verità su come siano andate realmente le cose". Nodo del contendere è la legittimità del servizio nello scalo di San Giovanni Teatino: i conducenti di Chieti si appellano al regolamento dell’Enac che permetterebbe a tutti gli abruzzesi di lavorare in aeroporto, i pescaresi sostengono che possono caricare clienti solo quelli con licenze dei comuni in cui ha sede lo scalo, ovvero Pescara e San Giovanni (dove però non esistono tassisti, ndc).

Ma il presidente di Confartigianato Taxi punta il dito contro il Comune di Pescara, a suo avviso reo di non aver ancora organizzato una turnazione che individui i 9 che dovranno prestare servizio all’aeroporto, come stabilito dal decreto del presidente della Regione. "Il Comune di Pescara con questo atteggiamento poco collaborativo si renderà responsabile di eventuali problematiche di ordine pubblico”,  prosegue Colalongo.

"Auspico quanto prima – conclude il presidente di Confartigianato Taxi Abruzzo - un tavolo di confronto con i colleghi di Pescara; sono certo che oltre quella piccola parte faziosa di colleghi che ha interesse a distruggere, ci sia anche una parte di colleghi pescaresi aperti al dialogo e lungimirante, con cui poter  affermare i diritti di tutti i lavoratori, siano essi di Pescara o di Chieti”.

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