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Cronaca Colle dell'Ara

Rischio sismico ospedale di Chieti, la Asl sollecita la valutazione della Stin

La direzione generale della Asl chiederà alla società un parere per valutare se e in che misura il piano di azione programmato nel 2011 per la messa in sicurezza debba essere modificato. Intanto l'ordine dei medici chiede la tutela dei diritti dei pazienti

La direzione generale della Asl Lanciano Vasto Chieti nelle prossime ore chiederà formalmente alla società Stin un parere per valutare se e in che misura il piano di azione programmato a fine 2011 per mettere in sicurezza l'ospedale di Chieti debba essere modificato alla luce della relazione sul rischio sismico consegnata dal perito del Tribunale teatino.

La Stin è incaricata dalla Regione Abruzzo per svolgere le rilevazioni sullo stato degli edifici strategici sotto il profilo del rispetto degli standard sismici. Nella sua relazione aveva indicato alcuni interventi di rinforzo statici, già eseguiti dalla Asl sul corpo F, precisando sull’esigenza di interventi più radicali, ma differibili nel tempo.

La Asl sta inoltre cercando di acquisire anche il parere della Protezione Civile.

"Stiamo analizzando tutti gli aspetti di questa vicenda - sottolinea il Direttore Generale della Asl, Francesco Zavattaro, al termine dalla riunione della task force - in modo che le iniziative da intraprendere siano effettivamente quelle più adeguate alla situazione".

Intanto l'Azienda sta progettando tutti gli eventuali spostamenti per allegerire liberare i corpi di fabbrica interessati.

In proposito, l'ordine dei medici della Provincia di Chieti ha rivolto un appello affinchè il trasferimento dei reparti di degenza e dei servizi dislocati nei padiglioni considerati a rischio, prospettiva che sembra ormai indifferibile, avvenga nel rispetto dell’interesse generale della popolazione e di tutto il personale sanitario.

"Ogni decisione dovrà presa in condivisione con i rappresentanti delle professioni sanitarie - rammentano in una nota - Perchè il trasferimento dei reparti sia realmente provvisorio chiederemo tutto l’impegno dei rappresentanti delle istituzioni locali e regionali affinchè si giunga in tempi rapidi e certi ad una soluzione definitiva del problema con la messa in sicurezza dell’intera struttura nosocomiale che dovrà essere in ogni caso riconsegnata alla comunità nella sua totale potenzialità per continuare ad assicurare prestazioni
sanitarie di elevata qualità".

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