I colleghi di Bologna ricordano l'agente penitenziario morto a Francavilla: "Sempre disponibile e professionale"
Ma i sindacati denunciano: "È l'ennesimo suicidio della categoria". Presto nella città emiliana una fiaccolata
Era in servizio al carcere della Dozza di Bologna l'uomo che stamani si è tolto vita lanciandosi dal balcone della sua abitazione di Francavilla al Mare. Oggi, i suoi colleghi nella città emiliana lo ricordano con dolore e annunciano che presto organizzeranno una fiaccolata per commemorare lui e tutti gli operatori travolti dallo stesso terribile destino.
Per tutti, lo ricorda Gianluca Giliberti, segretario regionale Emilia Romagna del Sinappe (Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria):
Si era sempre mostrato umanamente e professionalmente disponibile verso i suoi colleghi, con senso del dovere per il suo lavoro. Non possiamo accettare un ennesimo suicidio, proviamo rabbia e profondo dolore.
Da tempo, i sindacati di polizia chiedono maggiori tutele, per difendere gli agenti da eventuali problemi derivante da stress lavorativo o burnout. E, oggi, Giliberti torna a denunciare:
Restiamo tra i Corpi di Polizia con numero più elevato di suicidi registrati ogni anno".
Fp Cgil Penitenziaria esprime
sgomento, incredulità e senso di impotenza per l’ennesimo gesto estremo che coinvolge un giovane operatore.
In uno dei contesti lavorativi tra i più stressanti e usuranti dal punto di vista psicologico è mai possibile che non si riesca ad andare oltre l’istituzione di un numero verde nazionale?