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Cronaca Madonna degli Angeli / Via delle Acacie

Riccardo: “Niente fondi per scuole pubbliche, ma per quelle politiche targate Di Primio si”

L'alloggio pubblico in via delle Acacie è ancora in stato di abbandono. Il presidente dell'Associazione Zapping punta il dito sul corso di formaizone politica che sarebbe costato 1000 euro all'amministrazione comunale

"Non ci sono fondi". E' questa la risposta che l'amministrazione chietina del sindaco Di Primio ha fornito per giustificare il mancato recupero dell'alloggio pubblico in via delle Acacie, che giace da tempo in stato di abbandono, ma che se opportunamente ripulito potrebbe ospitare una famiglia bisognosa». A dirlo è Giampiero Riccardo, presidente dell'Associazione Zapping, commentando la risposta della giunta Di Primio alla precisa interrogazione comunale, discussa nell'ultimo consiglio comunale.

"Per la manutenzione dei 30 istituti scolastici ubicati sul territorio comunale di Chieti, tramite apposita determina – prosegue Riccardo - sono stati stanziati poco più di seimila euro. In pratica ogni scuola ha ottenuto circa 200 per provvedere all'intera manutenzione. Eppure per progetti di tutt'altro genere, Di Primio e la sua squadra sembrano trovare i finanziamenti con più semplicità".

Riccardo si riferisce al patrocinio del Comune di Chieti, con un contributo di 1000 euro, per l'organizzazione del corso di formazione politica promosso dall'Insegnamento di Sociologia Politica dell'Università D'Annunzio.

"Zero euro per la pulizia di un alloggio pubblico lasciato in stato di abbandono – prosegue ancora- pochi spicci per la manutenzione degli edifici scolastici. Ben mille euro per la scuola di formazione politica del sindaco Di Primio. Queste cifre sono eloquenti e raccontano una gestione scriteriata e pericolosa. L'ennesima prova di un'evidente incapacità di gestire le poche risorse disponibili per le reali esigenze della città, che vengono dirottate invece in progetti subordinati al consolidamento dell'immagine del sindaco stesso.

«Mi piacerebbe essere smentito- conclude Riccardo -  ma a parlare sono atti e determine. Sarebbe bello fare un passo indietro dirottando i 1000 euro alle scuole pubbliche, invece che a quelle politiche, o investendoli su altri progetti più urgenti per la città, come il recupero del palazzo in via delle Acacie. Noi paghiamo le tasse per sostenere diritti: scuola e casa, non corsi di formazione politica autocelebrativi".

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