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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Rapporto Caritas: "Senza l'immigrazione il nostro sistema produttivo sarebbe al collasso"

Presentato a Chieti il 23/o Rapporto Immigrazione realizzato di Caritas e Migrantes. In serata i ragazzi del Koinonia Children Team incantano il Supercinema

"Quando parliamo di immigrati parliamo di persone, non di numeri. Una realtà con una dignità sacra e inviolabile. Senza l'immigrazione il nostro sistema produttivo sarebbe al collasso, per il numero di lavoratori e imprenditori" lo ha detto ieri l'arcivescovo Bruno Forte alla presentazione del 23/o Rapporto Immigrazione realizzato dalla Caritas e dalla Fondazione Migrantes "Tra crisi e diritti umani" ieri in Provincia. Presenti anche il deputato Khalid Chaouki, il direttore generale di Migrantes, Giancarlo Perego, il missionario padre Renato Kizito Sesana, fondatore di Koinonia, il direttore della Caritas Chieti-Vasto e di Migrantes regionale, don Enrico D'Antonio.

I numeri comunque aiutano a fotografare una realtà che in Abruzzo, con 74.939 cittadini stranieri, il 5,7% della popolazione, rappresenta una percentuale inferiore alla media nazionale del 7,4%. L'Aquila e Teramo sono le due province con il maggior numero di residenti stranieri, complessivamente 42.199 e comunità costituite soprattutto da romeni, albanesi, marocchini e cinesi. I dati del rapporto si riferiscono al 2013.

In Abruzzo sono oltre 72.000 i lavoratori nati all'estero occupati nell'economia abruzzese, mentre le imprese straniere sono circa 12.300. Anche la scuola abruzzese è sempre più frequentata da alunni stranieri, oltre 13.000 nell'anno scolastico 2012-2013.

Secondo Khalid Chaouiki "non può esserci futuro per l'Italia senza che faccia pace con se stessa e la sua multiculturalità. E' un paese di immigrazione, ma oggi si trova impreparato e il rischio è di creare capri espiatori come i bambini delle periferie romane".

LO SPETTACOLO - Invece quella che è andata in scena ieri al Supercinema dopo la presentazione è stata un vera e propri serata all'insegna della multiculturalità e del divertimento con i ragazzi del Koinonia Children Team: la carovana di acrobati dai 7 ai 18 anni è arrivata in Italia accompagnata da padre Renato Kizito Sesana. I ragazzi cresciuti tra le baraccopoli di Nairobi hanno regalato quasi due ore di canti, balli e spettacolari acrobazie da lasciare a bocca aperta la platea del Supercinema, gremita per l'evento. Gli acrobati dal Kenya nei giorni scorsi hanno incontrato gli studenti nelle scuole su tutta la provincia e sono stati anche a Roma da Papa Francesco. "Questi ragazzi non sono professionisti - ha detto padre Renato Kizito Sesana presentandoli- ma sono bambini e ragazzi che hanno come priorità la frequenza della scuola un buon risultato scolastico, e fanno attività circensi solo nel tempo libero, in primo luogo perché facendole si divertono e imparano a fidarsi dell'altro".

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