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Cronaca

Qualità dell'acqua: dove fare il bagno quest'estate?

Il 72% dei 114 tratti abruzzesi analizzati sono in classe "eccellente". Il Forum H20: "Situazione invariata sull'anno scorso, rallenta il miglioramento"

La qualità delle acque di balneazione in Abruzzo resta sostanzialmente invariata rispetto all'anno scorso: il 72% è nella classe migliore "eccellente" (era il 71% lo scorso anno), il 12% della classe "buono", il 7% nella classe "sufficiente" e il 9% nella classe peggiore, "scarsa" (che in tutta Italia rappresenta solo l'1,5%).

Il dato che emerge dalla classificazione dei 114 tratti costieri individuati per la balneazione dalla Regione Abruzzo alla luce delle analisi dell'Arta è che si è rallentato il miglioramento e permangono le solite 10 criticità che pongono l'Abruzzo distante dalle regioni migliori. Secondo il Forum H2O, dunque, non c'è molto da gioire nel complesso poichè

"se il 72% della classe migliore ("eccellente") può sembrare a prima vista soddisfacente, il confronto con molte altre regioni rimane impietoso, visto che l'Agenzia Europea per l'Ambiente ricorda come in generale in Italia, considerando tutte le regioni, siamo al 90%. Ancora più preoccupante la quantità di tratti in classe "scarsa" che in tutta Italia rappresenta solo l'1,5% mentre in Abruzzo siamo al 9%".

Le sofferenze maggiori si concentrano a nord e a sud delle foci dei fiumi, con particolari criticità attorno ai fiumi Pescara, Tordino, Feltrino, Arielli e Foro.

Litorale teatino: le zone critiche e quelle migliori

Analizzando i dati sulla balneabilità della provincia di Chieti, i tratti 'critici' dove le acque sono classificate come 'scarse' si trovano a nord e a sud del fiume Foro a Ortona e, sempre nella zona, a nord della stazione di Tollo. Scarsa qualità anche a 100 metri a nord della foce del fiume Feltrino, a San Vito Marina. Acque appena sufficienti per fare il bagno davanti a piazzale Sirena a Francavilla, a nord della foce del fiume Arielli a Ortona e a 50 metri a sud di Fosso Cintioni a San Vito. 

Acque buone o eccellenti sul resto del litorale teatino: a Fossacesia, Rocca San Giovanni, nella maggior parte dei lidi di Vasto e San Salvo, come anche nei pressi della calata Turchino a San Vito, a Le Morge di Torino di Sangro, a Casalbordino, a nord e sud del fiume Moro a Ortona, a nord e a sud dell'Alento a Francavilla

"Invitiamo come ogni anno le amministrazioni a non rincorrere il singolo dato positivo - dichiarano ancora dai Movimenti per l'Acqua - pensando invece sul lungo periodo migliorando la classificazione (che si basa sulle analisi degli anni pregressi) con interventi sui depuratori e a comunicare tempestivamente e pro-attivamente con tutti i mezzi a disposizione le informazioni al pubblico su eventuali problemi puntuali durante la stagione. Bisogna fare ancora tanto per adempiere agli obblighi di comunicazione imposti dalle norme comunitarie, che prevedono cartellonistica capillare sulla classificazione di ogni singolo tratto, possibilmente in più lingue, e comunicazione immediata e ad ampio raggio quando si riscontrano problemi sulla singola analisi.

Ribadiamo che le norme comunitarie per le acque "scarse" prevedono in generale la chiusura alla balneazione per l'intera stagione tranne nei casi in cui si prevedono azioni concrete ed efficaci di miglioramento. Poiché è evidente che, in generale, quelle abruzzesi sono situazioni conclamate, consigliamo fortemente di evitare il ping-pong di dati che fa solo male al turismo per le continue comunicazioni dei divieti che poi devono essere imposti quando arrivano dati negativi del tutto prevedibili".

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