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Cronaca

Chiusura punto nascite Ortona, il sindaco scrive al prefetto

La chiusura, prevista per il 31 agosto, doveva essere subordinata a lavori di riqualificazione del punto nascita di Chieti, da portare a termine entro lo scorso 31 luglio, che però non sono stati completati. Intanto in Regione l'opposizione continua a difendere la struttura del Bernabeu

Il termine ultimo per la chiusura è già fissato perentoriamente: il 31 agosto prossimo, il punto nascite di Ortona cesserà la sua attività. Eppure, la chiusura doveva essere subordinata a lavori di adeguamento di altre strutture della Asl, in particolare del punto nascita del Santissima Annunziata di Chieti, da terminare entro lo scorso 31 luglio. Interventi non portati a termine. 

Per questo il sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio, ieri (mercoledì 19 agosto), ha scritto al prefetto Antonio Corona e al direttore generale facente funzioni della Asl Pasquale Flacco, chiedendo loro “la verifica dei presupposti essenziali che permettano di garantire la sicurezza delle pazienti”. E invocando la sospensione del decreto di chiusura, in attesa delle giuste verifiche, per tutelare l’assistenza delle pazienti. 

Le carenze sono emerse dopo l’incontro del sindaco con il comitato spontaneo contro la chiusura del punto nascite, a cui hanno partecipato anche i consiglieri comunali Patrizio Marino, Franco Scimò e Leo Castiglione e del vice sindaco Nadia Di Sipio, con il comitato spontaneo contro la chiusura del Punto Nascite,  si sono evidenziate alcune mancanze che andrebbero a discapito delle pazienti.

In mancanza di comunicazioni ufficiali sul termine dei lavori alla palazzina C dell’Ospedale di Chieti il sindaco d’Ottavio chiede al prefetto di verificare se i presupposti alla chiusura del punto nascite di Ortona, i lavori al reparto di Chieti, ci siano effettivamente al fine di tutelare la sicurezza delle donne. Il Sindaco chiede, inoltre, che in attesa delle dovute verifiche si sospenda il decreto di chiusura in modo che le pazienti abbiano la possibilità di servirsi del reparto di Ortona. 

E sui punti nascita interviene anche l’opposizione regionale. “Il dato certo è che ogni ragionevole dubbio si vuole procedere a una chiusura immotivata dei Punti nascita abruzzesi chinandosi passivamente ai diktat romani”, dicono il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, il Capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri e il Consigliere regionale Emilio Iampieri, commentando il cronoprogramma tracciato dall’assessore regionale Paolucci. Da tempo difendono i punti nascita, e in particolare quello di Ortona “che è l’unica struttura ad avere tutti i requisiti per continuare ad operare”

“C’è una volontà pervicace – proseguono i Consiglieri di Forza Italia - di andare avanti in questo scellerato percorso rispetto al quale abbiamo sollevato continuamente numerose perplessità ma che soprattutto arrecherà un danno serio a intere comunità. Tra l’altro Paolucci e D’Alfonso sono così ostinati che fanno finta di non capire come sia molto meno costoso garantire la sicurezza dei 4 Punti nascita destinati alla chiusura piuttosto che intervenire sulle strutture che resterebbero aperte per le quali sarebbero necessarie ingenti risorse e tempi molto lunghi. Restano enormi perplessità anche sulla decisione di diversificare i tempi previsti per la cessazione delle attività che prevedono inspiegabilmente la chiusura anticipata di Ortona. Quali motivazioni e soprattutto quali interessi ci sono dietro questa assurda decisione? Dobbiamo constatare l’amara realtà che ci mostra una Regione succube delle decisioni prese a Roma, nonostante sia evidente come penalizzino oltremodo i cittadini abruzzesi. E siamo certi che sarà così anche di fronte ai dettami al Decreto Lorenzin che prevede la chiusura generalizzata dei plessi ospedalieri”. 

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