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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Caos al pronto soccorso: 51enne dà di matto e aggredisce le infermiere

Una ha riportato la rottura di due costole. Gli Ordini degli infermieri e dei medici chiedono insieme immediate azioni a tutela dei professionisti sanitari

Violenza sugli infermieri al Pronto soccorso di Chieti. E' accaduto ieri al “SS. Annunziata” dove un 51enne di Pianella, che chiedeva insistentemente di essere ricoverato, non avendo ricevuto attenzioni dal personale, si è scagliato contro due infermiere del nosocomio. Le ha fatte cadere a terra e le ha strattonate con forza. Solo l'intervento di alcuni pazienti è riuscito a riportare la calma. Un'infermiera di 44 anni ha riportato la rottura di due costole. Successivamente l'uomo, che ha problemi psichiatrici, è stato sottoposto a un Tso e trasferito in ambulanza all'ospedale di Lanciano.

Ancora una volta infermieri e medici diventano bersagli sui quali riversare rabbia e frustrazione causate da inefficienze del sistema. Il presidente dell’Ordine degli Infermieri della provincia di Chieti, Giancarlo Cicolini, esprime la massima solidarietà alle colleghe vittime di questa aggressione e sollecita interventi di prevenzione degli episodi di violenza a danno degli operatori sanitari. “Le istituzioni competenti identifichino i fattori di rischio per la sicurezza del personale – chiede Cicolini - e pongano in essere le strategie organizzative, strutturali e tecnologiche più opportune. E’ ben noto - afferma Cicolini - che in ambito sanitario e sociosanitario le aggressioni fisiche hanno raggiunto rispettivamente il 48% e il 27% degli operatori, in modo particolare nei servizi di emergenza-urgenza e nelle strutture psichiatriche, ma non vanno trascurati gli insulti e le minacce che, in maniera trasversale, raggiungono tra l'82% e il 64% degli operatori. È un tema che deve diventare di assoluta priorità di tutte le organizzazioni perché a pagare disservizi e condizioni inadeguate per un'assistenza degna di questo nome non siano i professionisti di prima linea”.

Il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Chieti, Ezio Casale, invece sollecita la Asl ad attivare in tempi rapidi interventi strutturali per il Pronto soccorso del “SS. Annunziata”, in modo da “migliorare le condizioni di sicurezza e di lavoro degli operatori e garantire un’accoglienza dignitosa ed efficiente per i pazienti. Serve un posto fisso di Polizia attivo 24 ore su 24 – afferma Casale – e, in ogni caso, un servizio di vigilanza costante all’interno del Pronto soccorso. Va rafforzata la dotazione di personale, soprattutto nei momenti di maggiore afflusso. L’area per il triage va adeguata, dedicando un apposito locale che garantisca il rispetto della privacy delle persone”.

Flacco: "Caso isolato"

“Già dal novembre 2007 - ricorda Casale - il Ministero della Salute ha inviato a tutte le Regioni la Raccomandazione n. 8 che sollecitava interventi di prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Nulla o quasi, però, sembra sia stato fatto in tutti questi anni nella nostra regione, né presso i presidi ospedalieri dei Pronto soccorso né presso le sedi di guardia medica. Oltre a denunciare quest’inerzia delle istituzioni sanitarie nella messa in sicurezza delle strutture e del personale che vi opera, che stride molto invece con l’efficienza dimostrata quando si tratta di imporre sanzioni, come nel recente caso che vede coinvolti i medici di continuità assistenziale, le riterremo moralmente responsabili di ogni ulteriore atto di violenza che malauguratamente dovesse verificarsi nei confronti del personale sanitario”.

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