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Cronaca

Quasi 5mila studenti tornano a scuola con qualche polemica

Settimana corta per classico, artistico, coreutico, Gonzaga e scientifico, ma non tutti apprezzano le lezioni fino alle 14 e il sabato libero. La Provincia convoca gestori dei trasporti per rimodulare gli orari dei bus sui nuovi impegni curriculari

Tempo di prime campanelle per i quasi 5mila studenti teatini di ogni ordine e grado, che in questi giorni si lasciano alle spalle un’estate poco clemente dal punto di vista meteorologico per tornare sui banchi.

Lunedì (8 settembre) sono già rientrati in classe gli allievi del liceo scientifico Masci, del Gonzaga, dell’Itis Luigi di Savoia, del Galiani-De Sterlich, dell’Ipsia Pomilio e dell’istituto comprensivo 3. Oggi (mercoledì 10 settembre) tocca ai licei classico, artistico e coreutico e agli alunni del comprensivo 4. Estate più lunga di un giorno per i bambini dei comprensivi 1 e 2, che tornano a scuola dopodomani (giovedì 11 settembre) come tutti gli studenti d’Abruzzo.

Fra entusiasmo e qualche muso lungo, è un anno scolastico che si apre con un po’ di polemica. Specialmente allo scientifico, che già durante l’estate è stato animato da una “rivolta” di gran parte degli alunni contro lo spostamento di 8 classi nella sede dell’istituto De Sterlich, in via Colonnetta, allo Scalo. Una decisione inevitabile visto che la Provincia, ente competente per le scuole superiori, non ha più fondi per pagare l’affitto al seminario regionale, che fino a giugno scorso ha ospitato per anni la succursale del Masci. E così, secondo un criterio che calcola la densità delle classi con l’ampiezza delle aule e dei laboratori disponibili alla ragioneria, allo Scalo sono finite IVB, IVC, IVD, IVF, VB, VD, VE.

A far storcere ulteriormente il naso agli studenti dello scientifico è la decisione, votata dal consiglio di istituto, di scegliere la settimana corta. Ovvero lezioni dalle 8 alle 14, restando a casa il sabato. Un’opzione scelta anche da classico, coreutico, artistico e istituto pedagogico Gonzaga. Fra le motivazioni didattiche, che regalano un giorno in più di riposo agli studenti, c’è anche il fatto che la Provincia ha invitato le scuole alla spending review, visto che i fondi sono sempre più risicati. Ogni dirigente, però, ha avuto facoltà di scegliere. Così, per non accendere il riscaldamento il sabato, i ragazzi di cinque scuole resteranno a scuola un’ora in più durante la settimana, con tutto il weekend libero.

Per venire incontro agli studenti che arrivano dalla periferia o dal circondario, la Provincia ha convocato i rappresentanti delle società di trasporti , Arpa, Panoramica e Di Matteo, in modo da concordare una rimodulazione degli orari dei mezzi, basati sul nuovo orario delle lezioni

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